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Rilasciati i giornalisti Rossi e Di Matteo

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In Venezuela, sono stati rilasciati i tre giornalisti -uno svizzero, un italiano e un fotoreporter del posto- arrestati venerdì mentre tentavano di entrare in un carcere nello Stato di Aragua, nel nord del Paese, per condurre un’inchiesta.

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 ottobre 2017 - 15:15
tvsvsizzera.it/ri con RSI (TG del 09.10.2017)

Lo ha indicato domenica sera all’Agenzia telegrafica svizzera (ats) il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAELink esterno), confermando una notizia diffusa dell’associazione venezuelana dei giornalisti. Il Ministro degli Esteri italiano, Angelino Alfano, ha a sua volta dichiarato all’agenzia ANSA che il giornalista italiano è libero.

Lo svizzero Filippo Rossi -27 anni, giornalista indipendente del canton Ticino, diplomato in scienze politiche all’Università di Zurigo- collabora con il quotidiano milanese Il GiornaleLink esterno assieme all’italiano Roberto Di Matteo, originario di Bari. Sono stati fermati col venezuelano Jesus Medina, fotografo per il giornale online DolarToday, una testata critica nei confronti del regime di Caracas.

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Secondo quanto reso noto dal Sindicato Nacional de Trabajadores de la Prensa (SntpLink esterno, sindacato nazionale della stampa) i tre stavano conducendo un'inchiesta nel centro penitenziario di Aragua, meglio conosciuto come il carcere di Tocorón e noto per i suoi ripetuti episodi di violenza e diversi altri crimini.

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Arrestati dalla Guardia Nazionale Bolivariana con l'accusa di essere in possesso di apparecchi di registrazione non autorizzati, hanno potuto essere incontrati da avvocati e rappresentanti del sindacato in presenza di membri della GNB.

In Venezuela, il Colegio Nacional de Periodistas (CNPLink esterno, associazione nazionale dei giornalisti) ha denunciato un'ondata di attacchi contro i cronisti in particolare tra aprile e luglio, mentre coprivano le proteste dell'opposizione anti-chavista.

La Sociedad Interamericana de Prensa (SIP, società interamericana della stampa) ha stimato che l'anno scorso le intimidazioni e gli arresti arbitrari contro i giornalisti sono aumentati.

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