Il Venezuela tra proteste, morti e penuria alimentare
Mentre continuano le manifestazioni contro il presidente Nicolas Maduro, l’opposizione venezuelana denuncia la morte di un giovane manifestante, il 75esimo dall’inizio delle proteste in aprile. Intanto nel paese la gente fatica a trovare qualcosa da mettere in tavola.
Il giovane è stato ucciso dai proiettili sparati dalle forze dell’ordine mentre stava partecipando a una manifestazione in sostegno alla procuratrice generale Luisa Ortega, figura di spicco dell’anti-chavismo e contraria alla convocazione il 20 luglio dell’Assemblea costituente decisa da Maduro, che avrà il compito di riscrivere la costituzione. Un progetto, quest’ultimo, osteggiato dal 69,1% della popolazione, secondo l’istituto di sodaggio Datanalisis.
Maduro, tuttavia, continua sulla sua strada e accusa indirettamente i leader dell’opposizione di spingere la popolazione alla violenza.
Con un’economia in crollo e un’inflazione che alla fine dell’anno potrebbe toccare il 1200%, i venezuelani faticano a trovare di che sfamarsi, con i beni di prima necessità, latte e carne, che scarseggiano.
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