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Migranti, attesa ondata estiva alla frontiera sud

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Questo contenuto è stato pubblicato il 12 aprile 2017 - 21:05
tvsvizzera.it/ri con RSI (Quotidiano del 12.04.2017)

Sono passati ormai otto mesi, dalle immagini di centinaia di migranti accampati nei giardini della stazione ferroviaria di Como, del lavoro dei volontari, di rifugiati che spiegavano di voler soltanto attraversare la Svizzera per raggiungere il nord Europa. La pressione migratoria si è poi allentata, ma è solo una questione stagionale: l’estate rialimenterà i flussi. Le associazioni attive al confine, e le autorità, si preparano. Il reportage della Radiotelevisione svizzera.

Al Campo della Croce Rossa non si hanno più i picchi di 370 ospiti dello scorso novembre. Ma rimane grande la preoccupazione, soprattutto per i minorenni non accompagnati e per i cosiddetti “transitanti”.

Sono i profughi fuoriusciti dai campi d'accoglienza, dove non possono essere riammessi. Una sessantina ha trovato un tetto alla parrocchia di Rebbio. Da inizio aprile sono però stati chiusi i due dormitori che la Città aveva messo a disposizione nei mesi invernali: 55 posti letto in meno. Quindi 55 senzatetto in più. L’apertura di altri spazi al momento non sembra prevista.

Vite sospese, che tentano con ogni mezzo di passare la frontiera, anche aggrappandosi al tetto di un treno. Così Victor, vent'anni, del Mali, ha perso la vita folgorato. Un altro ventiduenne ha rischiato di perderla.

Intanto, in Svizzera, si regista un sensibile aumento di entrate irregolari. Se nel 2015, in tutto il Paese, erano poco più di 31 mila, nel 2016 si sono sfiorati i 49 mila casi, triplicati alla frontiera sud (da poco meno di 11 mila nel 2015 a quasi 34 mila nel 2016)

Attivato a fine agosto 2016, il centro di accoglienza temporanea di Rancate destinato a persone in procedura di riammissione in Italia ha visto un’occupazione costante. Nel 2016, quattro quinti delle riammissioni all’estero (ossia 20 mila) sono passate proprio dalla frontiera sud.

Per far fronte alla prevista crescita stagionale dei flussi migratoria, sarà attivato un “punto di affluenza”, ovvero una struttura temporanea d’appoggio al Centro di registrazione per richiedenti l’asilo di Chiasso, promossa dalla Segreteria di Stato della migrazione.
 

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