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Diciotti, migranti sbarcati, arrestati presunti scafisti

La vicenda della nave Diciotti ha trovato la sua soluzione nella tarda serata di sabato: tutti i migranti sono sbarcati. Quattro presunti scafisti che erano a bordo sono in stato di fermo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 agosto 2018 - 08:20
tvsvizzera.it/Zz/ansa/ats con RSI (TG del 26.08.2018)


L'attesa è finita. Keystone

La polizia di Stato ha eseguito quattro decreti di fermo nei confronti di tre cittadini egiziani  di uno del Bangladesh, ritenuti i presunti scafisti che hanno condotto l'imbarcazione con a bordo gli immigrati poi soccorsi dalla Diciotti e sbarcati in Sicilia.   

Ai quattro vengono contestati associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, violenza sessuale e procurato
ingresso illecito

Per le altre persone a bordo è finita l'attesa.  20 andranno in Albania, un gruppo in Irlanda e degli altri si occuperà la Chiesa.

I profughi erano, ricordiamo, ormeggiati da lunedì a Catania dopo essere state recuperati nel Mediterraneo. Esigendo che l'Ue si faccia carico di parte dei profughi che arrivano in Italia, il ministro dell'interno Matteo Salvini non ne aveva permesso lo sbarco.

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Salvini indagato

Per questo la procura di Agrigento ha aperto un'indagine sul vicepremier e sul capo di Gabinetto del Viminale Matteo Piantedosi, per sequestro di persona, abuso d'ufficio e arresto illegale. In una nota i magistrati hano comunicato il trasferimento del fascicolo al tribunale dei ministri di Palermo. Saranno i pm del capoluogo, dopo aver ricevuto le carte dai colleghi agrigentini, a "girare" la questione al tribunale competente per i reati contestati ad esponenti del governo.  Il collegio dovrà decidere se trattenere per giorni a bordo della nave i migranti soccorsi dalla Guardia Costiera sia o meno una violazione della legge.

Il vice-premier si dice non turbato dalla vicenda giudiziaria, ma orgoglioso degli accordi con l'Albania ed il Vaticano su cui ha lavorato "in prima persona". 

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