Campione d'Italia, no all'unione doganale
I cittadini di Campione d'Italia hanno nuovamente manifestato martedì, per esprimere la loro preoccupazione per la situazione precaria in cui si trova l'enclave dal fallimento del Casinò sedici mesi fa, l'apparente abbandono da parte delle autorità politiche, e la prevista inclusione nell'area dell'unione doganale UE.
Rabbia e frustrazione hanno riportato i campionesi davanti alla sede del loro Comune. I dimostranti temono che l'inclusione nel territorio doganale comunitarioLink esterno, prevista per inizio 2020, possa far cadere i servizi primari oggi erogati dal canton Ticino, nuocere al rilancio di Campione, pregiudicare la riapertura del fallito Casinò.
Intanto, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione urgente affinché il governo di Roma intervenga per posticipare l'estensione dell'unione doganale, così che il passaggio al nuovo regime per Campione possa avvenire in modo graduale e coordinato.
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