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Il sangue degli omosessuali accettato, ma a severe condizioni

Gli uomini omosessuali saranno autorizzati a donare il sangue in Svizzera dal primo luglio 2017. Swissmedic ha accolto la richiesta in tal senso di Trasfusione CRS Svizzera. I donatori non dovranno però aver avuto rapporti sessuali per almeno 12 mesi. Si può dunque parlare della fine di una discriminazione?

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 gennaio 2017 - 14:26
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SwissmedicLink esterno ha accettato di porre fine all’esclusione dalla donazione di sangue da parte di uomini omosessuali, istituita nel 1988 a causa dei pericoli di trasmissione dell’AIDS. L’istituto accoglie in questo modo la richiesta presentata nel luglio del 2016 da Trasfusione CRS SvizzeraLink esterno.

L’abolizione del divieto è però legata a condizioni molto severe. Per essere donatori, gli uomini omosessuali dovranno essersi astenuti per almeno un anno dall’avere rapporti sessuali. Viene inoltre richiesta una sorveglianza permanente della nuova valutazione dei rischi. Infine, annualmente dovrà essere realizzato un rapporto sugli effetti di queste nuove misure.

“Soluzione provvisoria”

Trasfusione CRS Svizzera ha salutato la decisione presa da Swissmedic, ma la giudica “lungi dall’essere perfetta”. Questa soluzione non può che essere “provvisoria”, ritiene l’istituzione che fa capo alla Croce Rossa SvizzeraLink esterno. Parecchi omosessuali, infatti, rimangono comunque esclusi dalla possibilità di donare il sangue.

Discriminazione

Molte organizzazioni che lottano per la difesa dei diritti LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) ritengono che questa esclusione sia una discriminazione. “Il regolamento è ipocrita. Con la scusa della sicurezza, si esclude dalla donazione di sangue un’intera parte della società”, aveva detto a swissinfo.ch il copresidente di Pink CrossLink esterno, Mehdi Künzle.

Molti omosessuali, sentendosi discriminati, hanno trovato il modo di aggirare il divieto, come già spiegato in questo articolo:

 La Svizzera segue la Francia

La Confederazione adotta in questo modo lo stesso sistema della Francia, che aveva deciso di estendere agli omosessuali il diritto di donare il sangue nella primavera del 2016 a determinate condizioni. Molti paesi vicini alla Svizzera hanno invece già rinunciato all’esclusione senza ulteriori restrizioni. Fra questi l’Italia, la Spagna, il Portogallo e la Polonia (i dettagli nella cartina sottostante).

swissinfo.ch

 Carenza di sangue in Svizzera

Il consumo di sangue negli ospedali pubblici in Svizzera è diminuito del 3% nel 2016. Prosegue dunque la tendenza osservata negli ultimi anni. Dal 2013, la diminuzione è stata in totale di quasi il 20%, secondo Trasfusione CRS Svizzera.

L’epidemia di influenza attuale, più virulenta e precoce dello scorso anno, ostacola l’approvvigionamento, in particolare di sangue con fattore Rh negativo. Anche se le scorte ci sono, la situazione rimane tesa. Trasfusione CRS Svizzera sta attualmente valutando di lanciare un appello alla donazione di sangue su scala nazionale. 

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