Navigation

L'inno svizzero è uno, e va fissato per legge

L'autore della mozione in un'immagine d'archivio. © KEYSTONE / ALESSANDRO DELLA VALLE

La competenza di designare l'inno nazionale va affidata al Parlamento e di riflesso al popolo, che può impugnarne le decisioni con un referendum. Il Consiglio degli Stati, camera alta del legislativo svizzero, ha approvato mercoledì una mozione in tal senso.

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 settembre 2018 - 23:00
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 26.09.2018)

L'autore, l'indipendente sciaffusano Thomas Minder, ha definito "sorprendente" il fatto che in una democrazia diretta come quella elvetica, i cittadini non abbiano voce in capitolo su musica e parole che rappresentano il Paese.

+ Il Salmo svizzero (prima strofa, in italiano) interpretato dal Coro della Radio svizzera di Lugano diretto da Diego FasolisLink esterno

In effetti, la proclamazione dell'inno è ora prerogativa del Consiglio federale (governo), il quale però ha garantito che non prenderà decisioni in materia senza prima consultare il Parlamento. Allora qual è il problema?

"Nuovo inno"

La questione è tornata d'attualità nel 2016 e 2017, quando la Società svizzera di utilità pubblica SSUP, promotrice di un concorsoLink esterno per un nuovo inno, propose ai comuni di intonare, in occasione della Festa nazionale, il testo vincitore della competizione.

La stessa SSUP riconosce che un inno può diventare tale soltanto se è il popolo a farlo proprio (cosa che non è accaduta: solo una ventina di comuni su 2'300 colse l'invito a cantare "Croce bianca: unità, campo rosso: libertàLink esterno"), ma tutt'ora chiama la sua proposta "Nuovo inno".

Minder crede che l'esistenza di un testo alternativo possa creare confusione e che l'inno ufficialeLink esterno debba essere stabilito per legge, un po' come l'aspetto della bandiera "è stabilito al millimetro", al fine di evitare "che chiunque possa cambiarlo o sceglierne uno nuovo".

Contenuto esterno

L'attuale inno, il Salmo svizzeroLink esterno, fu cantato per la prima volta (con testo in tedesco dello zurighese Leonhard Widmer su musica di padre Alberik Zwyssig di Wettingen) nel 1841. Fu dichiarato ufficialmente inno della Confederazione solo nel 1981, dopo essere stato adottato provvisoriamente per vent'anni.

Fino al 1961, nei momenti solenni, gli svizzeri intonavano 'Ci chiami o patria', brano ampiamente criticato fin dal XIX secolo poiché cantato sulla melodia dell'inno britannico, e quindi ritenuto incompatibile con l'identità svizzera.

Fonte: Dizionario storico della Svizzera

End of insertion

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.