Navigation

Mosul, "follia suicida senza precedenti"

Si continua a combattere incessantemente in Iraq, in particolare a Mosul, dove l'esercito iracheno e i suoi alleati lottano per strappare la città all'autoproclamato Stato Islamico (ISIS). Dopo aver liberato la parte orientale, le forze armate regolari stanno combattendo nei quartieri occidentali e si stanno avvicinando alla città vecchia. La testimonianza della giornalista Francesca Mannocchi per la Radiotelevisione svizzera.

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 marzo 2017 - 08:48
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 20.03.2017)
Contenuto esterno


Uno degli obiettivi dell’esercito iracheno è riconquistare la moschea di Al-Nuri, dove quasi tre anni fa Abu Bakr al-Baghdadi annunciò la nasciata del Califfato. Un obiettivo simbolico importante, anche se il fine ultimo è riprendere il controllo di tutta la città. Un'avanzata lenta e difficile che per essere completata richiederà almeno altri due mesi.

Intanto a farne le spese sono i civili: le condizioni igienico-sanitarie in molti campi profughi sono precarie ed è difficile trovare assistenza medica adeguata. E a preoccupare è anche l’impatto che una tale situazione di violenza può avere sulle generazioni più giovani.

Partecipa alla discussione!

I contributi devono rispettare le nostre condizioni di utilizzazione.
Ordina per

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.