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Quando la campagna elettorale passa dalle reti sociali

Un murale a Roma prende di mira Giorgia Meloni. Keystone / Fabio Frustaci

Con buona parte della popolazione in vacanza, in Italia la campagna in vista delle elezioni del 25 settembre si è svolta soprattutto sui social media. La Radiotelevisione svizzera ne ha parlato con Lorenzo Pregliasco.

Questo contenuto è stato pubblicato il 13 settembre 2022 - 20:56
tvsvizzera.it/mar

"Balneare": così è stata definita da molti questa campagna anomala, che per la prima volta da decenni si è svolta nel periodo in cui la maggior parte dell'elettorato ha la testa rivolta alle meritate ferie piuttosto che alla politica.

Una situazione che ha spinto i partiti e i candidati a concentrarsi soprattutto sulle reti sociali per presentare le proprie proposte e, ancor più spesso, per cercare di demolire gli avversari e le avversarie.

Tra i momenti salienti – grotteschi, affermano alcuni – vi è sicuramente stato lo 'sbarco' dell'85enne Silvio Berlusconi (e di praticamente tutti gli altri leader) su TikTok, una piattaforma usata soprattutto dai più giovani.

Giornalista, analista politico ed esperto di comunicazione, Lorenzo Pregliasco analizza questa campagna sui social media e l'uso che ne fanno i politici e le politiche.

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