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Mario Balotelli italiano (perdente) dell’anno. Ma…

Mario Balotelli ansa

Hypercorsivo di Massimo Donelli

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 dicembre 2014 - 09:55

In un Paese sfranto per la crisi economicaLink esterno e l'incertezza politicaLink esterno, con il capo dello Stato dimissionarioLink esterno e il presidente del Consiglio in declino nei sondaggiLink esterno di popolarità; in un Paese flagellato dagli scandali (Mafia Capitale, le tangenti sull'ExpoLink esterno) e in preda al pessimismo più cupo; in un Paese dove tutti, dagli operai ai pensionati alle partite IVALink esterno, hanno ragioni per lamentarsi; beh, in un Paese così risulta davvero difficile stabilire chi è l'italiano dell'anno appena finito.

L'italiano di successo, intendiamo.

Più facile, semmai, individuare un eroe negativo che uno positivo.

Un personaggio, cioè, capace di sintetizzare al meglio il peggio del 2014.

Ebbene in tal senso, non ha concorrenti Mario BalotelliLink esterno, che da simbolo vincente (il ragazzo di colore integrato, bandiera vigorosa di una nuova Italia multietnica) e internazionalmente celebrato (copertina su TimeLink esterno) è diventato, nel volgere di pochi mesi, l'incarnazione del perdente, il simbolo di una nazione fragile, nervosa, incapace di risollevarsi.

FiguracciaLink esterno ai MondialiLink esterno del Brasile.

ScaricatoLink esterno (diciamo la verità, su…) dal MilanLink esterno.

AccantonatoLink esterno brutalmente dal LiverpoolLink esterno.

Ignorato perfino dalle cronache rosa.

In una parola, desaparecido.

Il bilancio 2014 di Super(?)Mario è davvero imbarazzante.

Certo, guadagna un fracasso di denari. E' giovanissimo e, volendo, potrebbe nuovamente prendere il volo e riscattare i tanti (troppi) errori commessi fin qui. Ma ripartendo da dove?

Non dai top club italiani (JuveLink esterno, RomaLink esterno, NapoliLink esterno, Milan, InterLink esterno): il suo stipendio è fuori budget.

Né dalla Premier LeagueLink esterno: lì i denari abbondano, ma, ormai, lo conoscono (eccome…) e non si fidano.

Nemmeno dal Real MadridLink esterno o dal BarcellonaLink esterno: lo prenderebbero, al massimo, come riserva.

Disco rosso, poi, in Germania: nei team di vertice quali il BayernLink esterno o il Borussia DortmundLink esterno l'affidabilità è il primo requisito, quindi…

Quanto alla Francia, c'è una sola grande società, il Paris Saint GermainLink esterno: che, però, di campioni (uno su tutti, Zatlan IbrahimovicLink esterno) ne ha in abbondanza.

In NazionaleLink esterno, infine, non sembra proprio che sia aria: mentre il vecchio commissario tecnico, Cesare PrandelliLink esterno, gli perdonava tutto (e mal gliene incolse, giacché sono affondati assieme), il nuovo, Antonio ConteLink esterno, sergente di puro acciaio, non fa sconti a nessuno, nemmeno a lui.

Così oggi l'unico palcoscenico dove Balotelli può esibire score da urlo è TwitterLink esterno. E anche qui, purtroppo, cattive notizie. L'ultimo cinguettio gli è costato pesanti accuse di razzismoLink esterno e una squalificaLink esterno, nonché, ovviamente, una figuraccia planetaria, giacché planetaria è sempre e comunque l'eco delle balotellate.

Troppo viziato in campo e fuori?

Su Radio Monteceneri, alla vigilia dei Mondiali, auspicammo una bella sculacciata mediaticaLink esterno per rimetterlo in riga, suggerendo a Prandelli di non portarlo in Brasile. Forse se ci avessero ascoltati oggi faremmo altri discorsi.

O forse no.

Chi può dirlo?

Nessuno.

Come nessuno, tutto ciò premesso, scommetterebbe un centesimo sul riscatto di Mario nel 2015.

Ora come allora, però, vogliamo andare controcorrente.

Ragionando in termini borsistici, infatti, se avessimo una società di calcio compreremmo Balotelli ai minimi certi di poter contare, quantomeno, su un rimbalzo…tecnicoLink esterno.

In fondo ha solo 24 anni. Ha un fisico integro e una potenza incredibile.

S'è preso le meritate sberle (dal Milan, dal Liverpool, dalla Nazionale, perfino dai tifosi dell'Inter, contrariLink esterno a un suo ipotetico ritorno in nerazzurro di cui si è parlato attorno a Natale).

E se adesso finalmente mettesse la testa a posto? Sai che affare?

Glielo auguriamo, di tutto cuore: dai Mario, torna Super!

massimo.donelli@usi.chLink esterno

Segui @massimodonelliLink esterno

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