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L’insegnamento dell’italiano in Svizzera va difeso

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Questo contenuto è stato pubblicato il 25 novembre 2017 - 21:20
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 25.11.2017)

La presenza dell’italofono Ignazio Cassis nel governo federale può costituire un elemento di rafforzamento della lingua di Dante all’interno della Confederazione.

Ne è convinto il Forum per l’italiano, istituzione che esiste da 5 anni per iniziativa dei cantoni Ticino e Grigioni, che ha tenuto oggi la sua assemblea a San Gallo.

E il neo responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri, tra i fondatori del forum, ha già lasciato intendere, anche nel suo discorso di insediamento, che intende battersi per la promozione dell’italiano.

Diversi gli argomenti trattati durante i lavori, tra i quali la difficoltà dell’insegnamento della lingua del Belpaese nei licei e nelle università elvetiche e l’iniziativa popolare in votazione in marzo contro il finanziamento pubblico della radiotelevisione svizzera, che di fatto, è stato sottolineato, decreterà la fine del servizio pubblico nel panorama mediatico elvetico, a danno soprattutto delle voci delle minoranze linguistiche e culturali nel paese.

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