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Come funziona un'elezione del Consiglio federale?

Mercoledì 7 dicembre il Parlamento svizzero elegge due nuovi membri del Governo. Il Consiglio federale è composto di sette persone. Ma come fa la Svizzera a distribuire i seggi tra i partiti? 

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 dicembre 2022 - 14:22

Poiché la consigliera federale Simonetta Sommaruga (del Partito socialista, PS - sinistra) e il consigliere federale Ueli Maurer (Dell'Unione democratica di centro, UDC - destra sovranista)  hanno annunciato le loro dimissioni per la fine dell'anno, il Parlamento federale riassegna mercoledì due seggi nel Governo.

Tutti i gruppi parlamentari rappresentati in seno all'Assemblea federale avrebbero potuto in teoria nominare candidati e candidate per i seggi vacanti. Tuttavia, finora solo i due partiti dei consiglieri dimissionari, il PS, e l'UDC, si sono avvalsi di questa opportunità. Perché?

Partiti diversi da quelli di Maurer e Sommaruga non avrebbero alcuna possibilità perché da decenni l'equilibrio di potere nel Governo è garantito da un sistema di ripartizione non scritto tra i partiti e le regioni linguistiche, definito "formula magica". In anni recenti, ai criteri dell'appartenenza partitica e regionale si è aggiunta la questione di genere. Per questo motivo due donne e due uomini sono in corsa per l'elezione: Albert Rösti e Hans-Ueli Vogt, per l’UDC, e Eva Herzog et Elisabeth Baume-Schneider, per il  PS.

La "formula magica" non esiste da sempre

Quando la Svizzera moderna fu fondata nel 1848, il governo svizzero era composto da membri di un unico partito. Solo nel 1891 anche un secondo partito ebbe accesso al Consiglio federale. E ci sono voluti altri 50 anni prima che anche altri due partiti ottenessero seggi in governo. Nel 1959, i quattro partiti più grandi hanno deciso di ripartire i seggi tra di loro secondo la forza elettorale che avevano in quel momento.

Questa cosiddetta "formula magica" fa parte della cosiddetta "concordanza" svizzera, un sistema di Governo consociativo, e si basa sulla convinzione che le decisioni abbiano le basi necessarie per durare nel tempo solo se sono sostenute sia dalla minoranza che dalla maggioranza.

Questa divisione del potere in seno al Consiglio federale è rimasta immutata per molti anni. Solo nel 2003, quando l'Unione democratica di centro (UDC) è diventata il partito più grande, la formula magica è stata messa in discussione. Oggi, l'UDC ha due seggi in Governo mentre l'Alleanza del Centro (AdC - centro) ne ha uno. Il Partito liberale radicale (PLR - destra) e il PS ne hanno due ciascuno.

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