L'architetto-artista Peter Zumthor compie 75 anni
Gli edifici progettati da Peter Zumthor, che compie giovedì 75 anni, sono caratterizzati da linee nette, così come sono netti i suoi giudizi e le sue dichiarazioni.
L'atmosfera, il clima le nuvole, la luce: chi ascolta Peter Zumthor parlare dei suoi progetti non pensa immediatamente al cemento, alla pietra, al design di un edificio. Lui costruisce per creare armonia con la natura e suscitare emozioni. "Forse suona pretenzioso, ma sono allo stesso tempo architetto e artista", aveva una volta detto alla stampa.
Zumthor, nato a Basilea il 26 aprile del 1943 è uno degli architetti svizzeri più influenti e celebri. Da 40 anni vive e lavora nel cantone Grigioni, dove si trova anche uno dei suoi edifici più conosciuti dai suoi compatrioti: le terme di Vals.
Nel 2009 è stato insignito del premio PritzkerLink esterno, il "Nobel" dell'architettura. La giuria aveva allora lodato la "presenza atemporale" che caratterizza i suoi progetti: "Ha il raro talento di unire un pensiero chiaro e rigoroso a una vera dimensione poetica – il risultato sono lavori che non cessano mai d'ispirare".
Attualmente sta seguendo diverse costruzione tra cui un museo a Los Angeles, una biblioteca in Corea del sud, un grattacelo ad Anversa. La mole di lavoro non lo scoraggia, anzi. "Lavoro volentieri. È quello che mi tiene in vita", dice.
L'architetto è anche famoso per le sue dichiarazioni e giudizi, spesso netti come le linee che caratterizzano i suoi edifici. Della Torre Eiffel aveva detto: "Ottima ingegneria, ma non mi emoziona". "Impressionante, ma troppo monumentale", è stato il suo giudizio su Piazza San Pietro del Bernini.
Un architetto sul quale non ha niente da dire è il suo connazionale Le Corbusier. "I suoi edifici, mi emozionano, tutti. Non c'è nulla che non va con gli edifici di Le Corbusier".
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