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Assicurazione infortuni, inasprita lotta alle frodi

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L’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali (Suva) ha intensificato la lotta alle frodi, impedendo nel 2016 il versamento di prestazioni ingiustificate per circa 18 milioni di franchi, 5 milioni in più rispetto ai due anni precedenti. Il numero di casi sospetti esaminati è salito di 375 unità, a 949.

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 maggio 2017 - 13:15
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG 12.30 del 09.05.2017)

“Non è che la punta dell’iceberg”, ha dichiarato lunedì Roger Bolt, responsabile del servizio di lotta alle frodi dell’Istituto.

La Suva, azienda autonoma di diritto pubblico con un volume premi di 4,2 miliardi di franchi, assicura 127'000 imprese con 1,98 milioni di lavoratori. Nel 2016 gli assicurati le hanno notificato 461'000 infortuni. I circa 300 casi di frode accertati corrispondono a meno dello 0,07%.

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Su 949 incarti esaminati nel 2016, la Suva ha sospeso il versamento –o ha chiesto la restituzione- di prestazioni versate in poco meno di 300 casi, per un ammontare record di 18 milioni di franchi. L'incremento rispetto al 2014 e 2015 è del 38,5%.

Nove sorvegliati

Nel 2016, la Suva ha dato mandato di sorvegliare nove assicurati sospettati di frode e i dubbi si sono rivelati fondati in sette casi. Negli altri due, l’assicuratore ha interrotto la sorveglianza dopo una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo [cfr. Altri sviluppi], la quale ha stabilito che sorvegliare l’assicurato è contrario al diritto al rispetto della vita privata e familiare sancito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Analisi dei dati

Suva impiega attualmente 13 collaboratori, nel suo servizio di lotta alle frodi assicurative. Il responsabile spiega che i procedimenti esecutivi sono lunghi e costosi, e nel migliore dei casi permettono di recuperare al massimo il 30% della somma versata indebitamente.

Per identificare i casi sospetti più rapidamente e senza intervento del personale, e incrementare il tasso di successo, l'assicuratore ricorrerà all'analisi dei dati. 

Un’applicazione informatica confronterà, in pochi secondi, la dichiarazione d’infortunio di un assicurato con quella di casi precedenti. Le circostanze dell’incidente, il tipo di ferite e la durata delle indennità giornaliere sono analizzate, e il software indica il grado di probabilità di un tentativo di frode.

Nel 2016, sono stati annunciati alla Suva 461 mila infortuni e, sottolinea Bolt, la maggior parte degli assicurati percepisce legittimamente le prestazioni.

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