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Assicurazione invalidità, l'obiettivo è integrare

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Promuovere l’integrazione, e non offrire un semplice sistema di rendite: è tenendo fede a questo principio che il Consiglio federale ha presentato mercoledì un progetto di riforma dell’Assicurazione invalidità (AI), che introduce un sistema di rendite lineare e rafforza le misure di accompagnamento degli invalidi. L’obiettivo è aumentare l’integrazione di bambini, giovani con problemi di salute, giovani adulti e adulti con problemi psichici.

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 febbraio 2017 - 21:45
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 15.02.2017)

Rendite

Col sistema attuale, intraprendere un’attività professionale o aumentare il grado d’occupazione può essere economicamente svantaggioso per il beneficiario, poiché i livelli di rendita invalidità sono solo quattro (un quarto, metà, tre quarti, rendita intera) e un aumento del reddito da lavoro può comportare il passaggio allo scaglione inferiore.

L'effetto soglia sarà eliminato dalla revisione: l'ammontare della rendite AI è legato al grado di invalidità in modo lineare. Restano solo le soglie minima e massima: chi ha un’inabilità al lavoro inferiore al 40% non percepisce alcuna prestazione, chi raggiunge il 70% riceve una rendita intera.

Bambini e giovani

Il progetto, intitolato Ulteriore sviluppo dell’AILink esterno, comprende anche una serie di misure che riguardano i bambini fino a 13 anni e mirano ad aumentare le loro possibilità di seguire una formazione. “Per questo”, ha detto il consigliere federale Alain Berset mercoledì alla stampa, “sarà migliorato il sostegno alle famiglie”.

Al contempo, ci saranno controlli più severi e sarà adeguato sistematicamente l’elenco delle malattie congenite di bambini e giovani per le quali l’AI finanzia le cure, in modo da aggiungere quelle rare ed eliminarle altre meno gravi.

Per i giovani tra i 13 e i 25 anni, che si trovano nella delicata fase del passaggio dalla scuola al mondo del lavoro, il Governo vuole rafforzare il reinserimento socioprofessionale. Gli apprendisti non riceveranno più un'indennità giornaliera AI, bensì un salario versato dal datore di lavoro, in modo da rendere più allettante l'attività professionale.

Tuttavia, contrariamente a quanto avviene per il numero globale della rendite, che si è dimezzato negli ultimi anni, il numero di rendite per i giovani fra i 18 e i 24 non diminuirà, ha rivelato Berset.

Accompagnamento

Per le persone con malattie psichiche, che necessitano di un sostegno specifico per rimanere nel mondo del lavoro, sarà potenziata l'offerta di accompagnamento e consulenza. I provvedimenti di reinserimento socioprofessionale saranno concessi per un periodo di tempo più lungo e potranno essere adeguati meglio alle esigenze individuali.

I datori di lavoro avranno la possibilità di conoscere potenziali dipendenti senza correre alcun rischio finanziario grazie una nuova prestazione, denominata "fornitura di personale a prestito". Inoltre, dopo la soppressione della rendita d'invalidità, la durata del diritto alle indennità giornaliere dell'assicurazione contro la disoccupazione sarà raddoppiata a 180 giorni per migliorare le possibilità di ritrovare un lavoro.

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