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Porti italiani chiusi ai migranti

I porti italiani sono stati dichiarati 'luoghi non sicuri' per accogliere i migranti a causa dell'emergenza sanitaria. Il governo italiano ha firmato un decreto che chiude i porti.

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 aprile 2020 - 21:54
tvsvizzera.it/fra con RSI
Un'immagine d'archivio della nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea-Eye che da alcuni giorni non è lontana dalla acque territoriali italiane. Keystone / Renato Ingenito

A causa dell'emergenza Coronavirus, i porti italiani "non assicurano i necessari requisiti per la classificazione e definizione di 'Place of safety' ('luogo sicuro') in virtù di quanto previsto dalla convenzione di Amburgo sul salvataggio marittimo" per i soccorsi effettuati da navi con bandiera straniera al di fuori dell'area sar Italiana. 

È quanto prevede un decretoLink esterno firmato da 4 ministri - Trasporti, Esteri, Interni e Salute - che punta ad evitare l'arrivo di navi di soccorso straniere con i migranti. Il decreto è valido per "l'intero periodo dell'emergenza".

Riassunto in poche parole, i porti italiani non possono essere considerati sicuri in quanto situati in un territorio dove si sta combattendo contro una delle più gravi emergenze sanitarie degli ultimi anni. Il governo italiano ha dunque dovuto ammettere che attualmente non è in grado di poter dare accoglienza ai migranti.

Non è forse un caso che la decisione italiana sia stata presa proprio mentre da diversi giorni la Alan Kurdi, nave della Ong tedesca Sea-Eye, sta incrociando le acque italiane con a bordo circa 150 migranti. Il "timore" forse era quello che l’Ong tedesca potesse chiedere ufficialmente ingresso in Italia. Questo ora non sarà più possibile: i porti italiani non possono essere considerati, come detto in precedenza, sicuri e quindi non possono ospitare nessuno.

A questo proposito il governo italiano ha chiesto a quello tedesco, in qualità di stato di bandiera, di assumere la responsabilità di ogni attività in mare, compreso il porto di sbarco, della nave Alan Kurdi.

Il nostro corrispondente in Italia ha sentito l'ec direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli.

Ecco il servizio del telegiornale

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