Dal 1851, numerosi esposizioni universali sono state organizzate in tutto il mondo. Questi mega-eventi, a cui la Svizzera ha quasi sempre partecipato, rappresentano dei grandi momenti d’incontro dell’umanità per riflettere sulle sfide globali e proporre soluzioni innovative.
Questo contenuto è stato pubblicato il 29 aprile 2014 - 10:25
Concepite inizialmente soprattutto per mostrare i progressi tecnologici ed industriali delle nuove nazioni, oggigiorno le esposizioni universali vogliono essere principalmente dei luoghi di conoscenza, di educazione e di scambio tra tutti i paesi per contribuire al progresso della civiltà.
Se oggi in primo piano figura un tema comune, per favorire la condivisione delle diverse esperienze, nel corso dell’ultimo secolo e mezzo numerose esposizioni universali hanno lasciato dietro di sé degli emblemi, che spesso testimoniano dello spirito di concorrenza tra le nazioni industrializzate.
Tra gli emblemi più famosi vi sono ad esempio il Crystal Palace di Londra, realizzato nel 1851, ma distrutto da un incendio nel 1936, la Torre Eiffel di Parigi (1889), l’Atomium di Bruxelles (1958), lo Space Needle di Seattle (1962), e la Torre Vasco de Gama a Lisbona (1998).
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