L'oro 'svizzero' potrebbe diventare più trasparente
Per la prima volta, l'Amministrazione federale delle dogane ha permesso l'accesso alle statistiche dei paesi di provenienza del metallo prezioso importato in Svizzera.
Da cinque anni, le statistiche sulle importazioni d'oro in Svizzera sono diventate un po' più trasparenti. Le autorità federale pubblicano infatti i dati relativi a questo commercio. Vi è però un problema, più volte denunciato dalle organizzazioni non governative: le statistiche delle dogane svizzere riportano infatti unicamente l'ultimo paese di transito del metallo prezioso.
La Gran Bretagna – pur non estraendo praticamente un solo grammo d'oro – figura in cima alla lista dei paesi da cui viene importato l'oro in Svizzera, secondo le statistiche ufficiali elvetiche. Lo stesso vale per gli Emirati Arabi Uniti e diversi altri Stati.
La situazione potrebbe però presto cambiare. L'Amministrazione federale delle dogane ha infatti accolto la richiesta dell'Associazione per i popoli minacciati di avere accesso ai documenti ufficiali.
"Potremo finalmente sapere da quali paesi proviene l'oro che arriva in Svizzera – afferma Julia Büsser, dell'Associazione per i popoli minacciati. È un contributo importante alla trasparenza del commercio di questo materiale. Avremo la possibilità di verificare se nelle statistiche figurano paesi a rischio".
Le aziende che raffinano oro – quattro delle più grandi a livello mondiale operano in Svizzera- hanno dal canto loro fatto sapere di volere contestare la decisione dell'Amministrazione federale delle dogane davanti al Tribunale amministrativo federale.
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