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Ticino, il virus delle zecche

Resi noti i risultati di una ricerca iniziata due anni fa che ha come oggetto le zecche portatrici del virus che causa la meningoencefalite

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 maggio 2016 - 19:40

Tra le 800 tipologie di zecche presenti nel mondo, quella più diffusa ed importante in Ticino è quella dei boschi. Un parassita che attende solo il passaggio di qualcuno, animale o essere umano poco importa, per lasciarsi cadere e nutrirsi attraverso il suo sangue.

Le zecche sono vettori di malattie e quindi possono trasmettere anche all'essere umano alcuni organismi patogeni. E proprio per questo motivo, è stato svolto uno studio alla ricerca del virus che causa la meningoencefalite, voluta dal Dipartimento sanità e socialità, che ha permesso di determinare la percentuale di zecche portatrici di agenti infettivi potenzialmente pericolosi per l'essere umano.

Per analizzare la presenza del virus, ne sono state raccolte ed analizzate ben 12.000 soggette.

Fondamentale proteggersi correttamente quando si va nei boschi con abiti chiari, maniche lunghe e utilizzando un repellente. Dopo la passeggiata è sempre bene controllare il corpo. Nel dubbio meglio comunque consultare un medico.

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