Navigation

Tajani, “vanno migliorate le relazioni Svizzera-UE”

Andreas Schwab e Antonio Tajani (a destra). twitter.com

Secondo il vicepremier italiano Tajani l'impasse tra Svizzera e UE è dovuta all'attendismo di Berna mentre per l'eurodeputato Schwab il problema non sono gli svizzeri ma il loro governo. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 giugno 2023 - 21:11
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS

Un invito a consolidare le relazioni tra Svizzera e Unione Europea è giunto venerdì dal ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, in un incontro organizzato dal Parlamento europeo a Roma.

"Dobbiamo essere sereni e dire ai nostri amici in Svizzera che anche se c'è una relazione ottima" con l'Europa, "dobbiamo migliorarla", ha osservato il vicepremier italiano, secondo cui la Confederazione, che è nel cuore del Vecchio continente, “fa un lavoro molto importante, ma non è più il momento di fare solo bella figura”. Il mondo cambia ogni giorno più rapidamente, l'Italia e gli altri Paesi cambiano e si devono adattare”, ha continuato il ministro italiano, “mentre la Svizzera attende".

+ Svizzera-UE, perché le relazioni sono così complicate?Link esterno

All’incontro in cui è stato presentato il suo libro “Svizzera ed Europa, un'analisi politica", l’europarlamentare tedesco Andreas Schwab, che è anche presidente della delegazione dell'Unione europea per le relazioni con la Svizzera e lo Spazio economico europeo, ha sostenuto che la palla è adesso “nelle mani del Governo svizzero”.

L'allusione è alla rinuncia di Berna, resa pubblica nel maggio del 2021, a firmare l’Accordo istituzionale che avrebbe dovuto rendere più organiche e coordinate le relazioni tra le due parti (in particolare in merito alle modifiche normative sul Mercato unico, cui partecipa anche la Confederazione).

Contenuto esterno

Per il politico cristiano democratico tedesco il problema di fondo “non sono gli svizzeri ma il Governo” elvetico che è un esecutivo “di grande coalizione e nessuno vuole correre dei rischi”.  

Attualmente sono in corso colloqui esplorativi tra la (dimissionaria) segretaria di Stato Livia Leu e i rappresentanti della Commissione UE per riannodare il dialogo tra Berna e Bruxelles che hanno ripetutamente espresso l’intenzione di voler intensificare i rapporti in diversi settori, pur mantenendo le rispettive autonomie.

Negli scorsi mesi il Consiglio federale aveva reso noto che avrebbe fissato entro la fine di giugno le direttrici di un nuovo mandato negoziale con l’UE, alla luce proprio degli incontri che ha avuto nella capitale belga la diplomatica elvetica. Il percorso sembra però piuttosto accidentato, anche perché incombono importanti appuntamenti elettorali, il prossimo ottobre in Svizzera e nel giugno 2024 nei 27 Paesi UE e gli interlocutori dalle due parti potrebbero cambiare (Berna in proposito non ha ancora nominato la o il successore di Livia Leu).

Cambia la tua password

Desideri veramente cancellare il tuo profilo?

Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Scoprite ogni settimana i nostri servizi più interessanti.

Iscrivitevi ora per ricevere gratuitamente i nostri migliori articoli nella vostra casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.