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I sopravvissuti delle Alpi

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 agosto 2019 - 10:18
Gary Crosilla e Yannick Tenet, Temps Présent/Falò, RSI

Oltre 200 persone hanno perso la vita in Svizzera nel 2018 praticando sport di montagna. In questo documentario si dà voce a chi è sopravvissuto.

Il 2018 è stato un anno nero in Svizzera per gli appassionati di montagna. I morti sono stati 207, 53 in più rispetto all'anno precedente.

Un record negativo legato alle abbondanti nevicate ma anche al notevole sviluppo di alcuni sport, potenzialmente pericolosi. Free rider, sci alpinismo, escursionismo con le racchette e fuoripista attirano sulle Alpi sempre più appassionati. Il pericolo maggiore legato all’imprudenza e in alcuni casi all’incoscienza delle persone è costituito sicuramente dalle valanghe.

E proprio alle valanghe è dedicato questo reportage eccezionale, girato dai colleghi romandi di Temps présent che hanno dato voce a chi è sopravvissuto a una valanga dopo esserne stato travolto. L’eccezionalità del documento non è legata solo alle testimonianze ma anche alle immagini riprese e commentate dalle stesse persone travolte dalla neve.

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