Quando volare era (perlopiù) un lusso
Di cosa potrà mai parlare, un approfondimento intitolato "Gli albergatori dell'aria"? Un indizio: siamo nel 1969, e le hostess e gli steward sugli aerei si definiscono ancora "camerieri di bordo".
L'allora Televisione della Svizzera italiana (TSI) decise di mostrare al suo pubblico - lontano dall'aeroporto internazionale di Zurigo, e per buona parte lontano dal potersi permettere un volo- cosa c'è dietro la partenza di un aereo.
Sono le ore 12 di un giorno qualsiasi, e a Zurigo-Kloten i passeggeri si apprestano a imbarcarsi per Nuova York.
Gli assistenti di volo della Swissair illustrano il briefing prima del volo, le loro mansioni durante il viaggio -che hanno come scopo la sicurezza e il benessere dei passeggeri- e la formazione da seguire per intraprendere il loro mestiere.
Due tonnellate di caviale
Un lungo flashback, invece, ci porta alle 3 di mattina in visita alle cucine che preparano da 7 a 8 mila pasti al giorno per 35 diverse compagnie aeree. In un anno, questi locali vedono passare:
100'000 chilogrammi di frutta, 1'200'000 uova, 5000 scatole di asparagi, 2 tonnellate di caviale, 100'000 casse di birra 23'000 litri di vino.
"Gli albergatori dell'aria" di Fausto Sassi fu originariamente trasmesso il 18 ottobre del 1969.
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