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Il referendum anti-immigrazione mette alla prova i rapporti tra Svizzera e Ue

[Carta di Laura Canali tratta dal Quaderno Speciale di Limes 3/2011 “L’importanza di essere Svizzera”]

Carta Canta, di Giorgio Cuscito

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 febbraio 2014 - 10:23

Con uno scarto minimo gli elvetici approvano l’iniziativa per limitare la circolazione di cittadini dell’Unione Europea nella Confederazione. Gli euroscettici applaudono. Le conseguenze nei rapporti tra Berna e Bruxelles.

Con il 50,3% di voti a favore, la Svizzera ha approvato il referendum sull'iniziativa "contro l'immigrazione di massa"Link esterno, che ha lo scopo di porre un tetto al numero di cittadini dell'Ue sul suolo elvetico. I cantoni di lingua tedesca, italiana e le aree rurali hanno appoggiato la misura. Nel Ticino la proposta è passata con il 68,2% dei voti. Nei cantoni francofoni e nelle aree urbane ha prevalso il no.

L'iniziativa anti-immigrazione è stata proposta dall'Unione democratica di centro (Udc), partito conservatore e antieuropeista. Per l'Udc l'immigrazione danneggia i lavoratori svizzeri e provoca l'aumento della criminalità. Il governo svizzero, le grandi aziende e le bancheLink esterno erano contro il provvedimento, consce del ruolo degli stranieri (il 23% della popolazione) nella produttività del paese sia per le loro competenze sia per i salari di solito più bassi di quelli dei residenti.

Il successo dell'Udc ha galvanizzato i partiti euroscettici in Francia, Regno Unito, Italia e Germania. Questi potrebbero servirsi del risultato del referendum per guadagnare consenso e fare pressioni sull'Ue per limitare l'immigrazione.

Bruxelles non ha gradito. La libertà di circolazione dei cittadini dell'Unione Europea su suolo elvetico non può essere svincolata da quella di beni, servizi e capitali. E' probabile che la ridefinizione della prima costringa le parti a ridiscutere tout court gli accordi bilateraliLink esterno. Incidendo sui rapporti economici con gli Stati membri, visto che il 56% dell'export elveticoLink esterno è diretto verso l'Ue.

Il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino ha definitoLink esterno "preoccupante" il risultato del referendum. In Svizzera (quarta destinazioneLink esterno dell'export dello Stivale) risiedono 291 milaLink esterno italiani, cui si aggiungono 60 mila frontalieriLink esterno.

Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, partito italiano vicino alle posizioni dell'Udc su temi quali l'immigrazione, ha affermatoLink esterno che gli elvetici fanno bene a difendere i propri interessi. Tuttavia, prenderà le difese degli italiani che ogni giorno varcano il confine svizzero.

Berna ha tre anni per tradurre l'iniziativa in legge ed evitare di ledere i rapporti economici con l'Ue. E' probabile che Bruxelles prema sull'esecutivo elvetico perché il limite alla circolazione sia il meno rigido possibile, nella speranza che il caso svizzero non alimenti il fervente dibattito sull'immigrazione, innescando un effetto domino negli Stati membri dell'Unione Europea.

Per approfondire: L'importanza di essere svizzeraLink esterno

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