Sale a oltre 230 il numero dei morti in Ecuador
Danni ingenti e oltre 1'500 feriti per il terremoto di magnitudo 7,8 che ha scosso ieri sera il paese
Si aggrava di ora in ora il bilancio del violento sisma che ieri sera poco prima delle 7 ha scosso le regioni costiere settentrionali dell'Ecuador. Il bollettino provvisorio dei morti è infatti salito a 233 morti e oltre 1'500 feriti.
La scossa di magnitudo 7,8 sulla scala Richter, con epicentro a 170 chilometri a nord-ovest da Quito, è stata la più violenta nel paese sudamericano dal 1979 ed è stata avvertita distintamente anche in Colombia e in Perù. Molti sono ancora i dispersi sotto le macerie e per il momento non vengono utilizzate le ruspe per consentire il recupero dei sopravvissuti.
Il presidente Rafael Correa, che ha interrotto la sua visita in Vaticano per far ritorno a Quito, ha dichiarato lo stato d'emergenza nelle sei province maggiormente colpite (Guayas, Manabi, Santo Domingo, Los Rios, Esmeraldas e Galapagos). Oltre 10'000 militari e 4'600 poliziotti sono stati mobilitati e squadre di soccorso internazionali, in particolare dai paesi vicini, stanno dirigendosi verso le zone devastate.
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