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Ecco Bergün, il paesino dove è vietato fotografare

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Il Comune di Bergün, nel canton Grigioni, ha emanato un divieto di fotografare sul suo territorio. Il motivo -chi non può recarsi in località altrettanto belle potrebbe sentirsi triste guardando le foto sui social- svela la natura pubblicitaria del provvedimento. Che tuttavia è stato effettivamente approvato lunedì dall’Assemblea comunale, e prevede una multa di 5 franchi per i trasgressori. La Radiotelevisione svizzera RSI propone un servizio (fuorilegge?) dalla località di montagna.

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 maggio 2017 - 14:20
tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 31.05.2017)

Chi c'è dietro?

Non può essere che soddisfatto Dennis Lück, direttore creativo dell’agenzia pubblicitaria zurighese Jung von Matt/Limmat, che ha ideato questa particolare campagna promozionale. “Non abbiamo tempo di festeggiare. Ci stanno chiamando da ogni parte del mondo. Quando stavamo per stappare le bottiglie, è arrivata una chiamata della BBC”, ha spiegato in un'intervistaLink esterno.

Lück stima di aver raggiunto più di 50 milioni di persone in 24 ore. La ricerca su Google di immagini di Bergün è esplosa e il paesino è diventato un trending topic su Twitter.

“Il comune ha subito riconosciuto il potenziale dell’idea” e “ha dimostrato molto coraggio”. La necessità di passare attraverso l’approvazione delle autorità ha reso la campagna più complessa ma anche più efficace e tutti, come si vede nel servizio, hanno saputo stare al gioco, recitando bene la loro parte. Anche perché, come dice lo stesso Lück: "Siamo onesti: la legge non verrà sicuramente applicata severamente". 

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"Non vogliamo rendere tristi con foto dei paesaggi di Bergün le persone al di fuori del comune” ha dichiarato il sindaco, Peter Nicolay. “Le invitiamo piuttosto a visitare e vivere personalmente" il paesino a quasi 1'400 metri d’altitudine, nella valle dell’Albula, alla cui tutela saranno destinati i soldi delle eventuali multe.

Come fare, per mostrarvi Bergün?

L'associazione Bergün-Filisur Turismo rispetta il divieto e si è rifiutata, su richiesta, di inviare foto del paese ai media. "Il divieto è legalmente valido e ci atteniamo a esso" ha dichiarato all'Agenzia telegrafica svizzera il direttore Marc-Andrea Barandun.

L’associazione turistica ha già ritirato tutte le foto dai profili Facebook, Twitter ed Instagram ed il prossimo passo sarà ripulire anche la home page del proprio sito.

“Qui non si può fotografare, non vede il divieto? Se fotografa deve pagare una multa di 5 franchi”, si sente dire l'inviato della Radiotelevisione svizzera RSI.

Un divieto che vale per tutti e 145 i chilometri quadrati del territorio comunale. Niente panorami idilliaci, animali sereni, Ferrovia retica patrimonio UNESCO.

Il sindaco: la norma è a norma

Il Telegiornale, in realtà, può far valere il suo diritto di cronaca, ma per il resto -sostiene il sindaco- il divieto non è in contrasto col diritto superiore.

“Abbiamo fatto una perizia e non ci sono problemi giuridici. Quel che fate voi, che ha che fare con l'informazione, è permesso. Chi deve fare foto per motivi di lavoro o per documentazione potrà continuare a farlo, dovrà chiedere un’autorizzazione".

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