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Il costo esorbitante dei disastri climatici

Le perdite economiche legate ai disastri climatici sono quasi triplicate negli ultimi 20 anni rispetto ai due decenni precedenti, raggiungendo sfiorando i 2'300 miliardi di dollari, secondo l'Ufficio dell'Onu per la riduzione dei rischi di catastrofi (Unisdr).

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 ottobre 2018 - 13:23
tvsvizzera.it/Zz/ansa con RSI (TG del 11.10.2018)
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2'300 miliardi di dollari è il 77% del totale dei costi delle catastrofi nel periodo 1998-2017, che ammonta a 2'908 miliardi. Nei 20 anni precedenti il totale raggiungeva i 1'313 miliardi di cui 895 legati al clima, secondo il rapporto pubblicato dall'Unisdr e dal Centro di ricerca sull'epidemiologia dei disastri (Cred) Link esternoin vista della giornata internazionale per la prevenzione delle catastrofi, il 13 ottobre. 

Una situazione "molto allarmante", ritiene un responsabile dell'Unisdr Ricardo Mena, soprattutto se si considera che la cifra reale potrebbe essere ben più elevata. Meno del 40% dei disastri sono segnalati dagli Stati (il 53% nei paesi più ricchi, solo il 13% nei più poveri). 

Le perdite economiche provocate dal terremoto e il conseguente tsunami che hanno colpito il Giappone nel 2011 sono state stimate a 228 miliardi di dollari. Keystone


Attualmente i disastri legati al clima costituiscono poco più del 90% delle principali catastrofi. Inondazioni (43,4%) e tempeste (28,2%) sono le più frequenti. "La responsabilità degli stati è estremamente elevata in questi casi", ritiene Débarati Guha-Sapir del Cred. Sta infatti alle autorità avvertire e fare in modo che i rischi per la popolazione siano minimizzati. 


A subire le perdite economiche più importanti sono stati gli Stati Uniti, con 950 miliardi spesi in 20 anni, seguiti da Cina (492 miliardi) e Giappone (376). 

Ma l'impatto è stato molto più pesante nei paesi più poveri se si considerano le spese che hanno dovuto sobbarcarsi rispetto al loro Prodotto interno lordo.

In totale negli ultimi 20 anni hanno perso la vita più di 1,3 milioni di persone a causa di disastri climatici. Più della metà dei decessi sono stati causati da terremoti e tsunami.

Un circolo vizioso

Il riscaldamento globale rende questi disastri climatici più frequenti e violenti e "a soffrirne di più sono coloro che contribuiscono meno alle emissioni di gas a effetto serra", sottolinea Guha-Sapir. 

Il rischio di perdere i propri beni a causa di un disastro in un paese povero è sei volte più elevato che in un paese ricco. 

Le perdite economiche dei paesi poveri provocate da un disastro, inoltre, hanno delle conseguenze dirette e nefaste sulle possibilità di migliorare la loro situazione. Le catastrofi generano povertà e la povertà limita la capacità di affrontare le catastrofi.

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