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Questo caldo dicembre sta mettendo in ginocchio le stazioni sciistiche

Numerosi impianiti chiusi e lavoro ridotto nei Grigioni mentre in Romandia prese d'assalto le piste in quota

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 dicembre 2015 - 21:01

Natale sta per arrivare ma la neve continua a latitare, mettendo in difficoltà le stazioni invernali in cui si attendono proprio le feste di fine anno per far decollare la stagione turistica. Nelle rinomate località montane del Canton Grigioni metà degli impianti sono ancora chiusi e una dozzina di società ha dovuto chiedere l'introduzione del lavoro ridotto (la cassa integrazione elvetica). I cannoni da neve non possono infatti innevare tutte le piste e il personale risulta quindi in esubero.

E le previsioni meteo di questo inverno eccezionale – è la prima volta in 150 anni che in Engadina non c'è neve nella seconda metà di dicembre - non confortano gli operatori turistici. Ma le precipitazioni sono attese con ansia anche nella Svizzera francese dove le poche piste in quota, come quella del ghiacciaio a 3'000 metri di Les Diablerets nel Canton Vaud sono prese d'assalto dagli irriducibili che non vogliono rinunciare allo sci.

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