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Visitatori in calo al Salone dell'automobile di Ginevra

L'89esimo Salone internazionale dell'auto di Ginevra ha chiuso domenica  i battenti dopo aver registrato un calo dei visitatori del 9% rispetto all'edizione 2018.

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 marzo 2019 - 10:26
tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 17.03.2019)
A partire dalla prossima edizione potrebbe essere possibile provare i modelli presentati su un circuito. © Keystone / Laurent Gillieron

Gli organizzatori speravano di accogliere tra i 650'000 e i 700'000 visitatori, ma sono stati soltanto 602'000 in undici giorni.

Il bilancio della manifestazione è tuttavia giudicato positivo. Gli espositori hanno avvertito un vivo interesse da parte del pubblico quest'anno, indica una nota, nella quale si sottolinea come i visitatori hanno apprezzato particolarmente i padiglioni che offrivano una esperienza speciale, come per esempio una corsa su simulatori. 

"Siamo convinti di poter attirare in tal modo un pubblico ancora maggiore in futuro mostrando altri aspetti della mobilità", ha dichiarato Maurice Turettini, presidente del Geneva International Motor Show.

Nonostante le entrate in ribasso, l'eco della manifestazione è stata grande, con l'afflusso di circa 10'000 rappresentanti dei media del mondo intero. Questa copertura mediatica ha creato un vivo interesse sulle reti sociali: il salone ha registrato quasi 5,8 milioni di consultazioni su Instagram, 154'000 su Facebook, 345'000 post su Twitter e quasi 1,5 milioni di visitatori sul suo nuovo sito internet.

Più interattività

Anche per far fronte alle difficoltà con le quali sono confrontate un po' tutte le grandi fiere, il nuovo direttore Olivier Rihs ha annunciato che la prossima edizione, la 90esima (in programma dal 5 al 15 marzo 2020) presenterà parecchie novità. In particolare, c'è il progetto di installare un circuito vicino al salone per poter permettere ai visitatori di provare in prima persona a guidare i modelli presentati. 
"La gente vuole potersi divertire, noi glielo permetteremo", ha detto Rihs. 

"Patente uguale libertà"

Dopotutto l'automobile resta sempre il mezzo di trasporto preferito dalla gente. Per i giovani, svizzeri ed europei, il conseguimento della patente è sinonimo di più libertà, soprattutto per chi abita fuori dai grandi centri urbani in luoghi scomodi da raggiungere con i mezzi pubblici. Il servizio della Radiotelevisione svizzera:

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