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“I bilaterali sono redditizi”

La Svizzera se l'è cavata meglio di molti altri paesi durante la crisi, dice la SECO keystone

Ogni anno tra i 5,5 e i 17 miliardi di franchi in più, secondo la SECO

Questo contenuto è stato pubblicato il 16 novembre 2014 - 15:21

I bilaterali tra la Svizzera e l'UE portano ogni anno tra i 5,5 e i 17 miliardi di franchi all'economia svizzera. Senza questi accordi il prodotto interno lordo sarebbe più basso. Lo sostiene Eric Scheidegger, direttore della politica economica del Segretariato di Stato per l'Economia (SECO).

Le cifre risultano dall'analisi dei risultati di diversi studi che considerano come base i dati del 2008, agli inizi della crisi economica, quando il PIL elvetico raggiunse quota 527 miliardi. I bilaterali hanno permesso di migliorare questo risultato dall'1% al 3,2%, spiega Schneidegger

"Dal 1981 al 2001 la Svizzera ha sempre occupato l'ultimo posto in fatto di crescita fra i paesi industrializzati", continua l'alto funzionario. "Le cose sono migliorate nel 2002, quando sono entrati in vigore gli accordi. Anche durante la crisi la Confederazione è riuscita a generare un PIL pro capite annuo dello 0,5% e generare prosperità al contrario di altri paesi".

ats/ZZ

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