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Siria, missili contro ospedali

Colpiti un centro pediatrico e un complesso di MSF dava accesso alle cure a 40 mila persone; i tre attacchi aerei hanno fatto oltre 20 vittime

Questo contenuto è stato pubblicato il 15 febbraio 2016 - 13:10

Ancora la Siria in primo piano lunedì mattina, con la distruzione di ospedali. Ad Azaz, lungo il confine con la Turchia e attualmente sotto controllo curdo, è stato colpito da un missile un centro pediatrico con annessa una scuola: almeno 14 le vittime.

Colpito anche un ospedale di Medici senza frontiere, in questo caso da 4 missili in due attacchi aerei distinti. Stando ad alcune fonti i morti sarebbero almeno 9, fra i quali un bambino.

I fatti si sono verificati nella provincia di Idlib, circa 300 chilometri a nord di Damasco. A colpire l'ospedale sarebbero stati dei jet russi, ma il condizionale è d'obbligo.

Medici senza frontiere parla di un attacco deliberato contro la sua struttura, che disponeva di 30 posti letto, due sale operatorie e che forniva un accesso alle cure mediche a circa 40mila persone.

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