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In piazza contro la riforma della scuola

Sciopero e cortei in sette città contro il disegno di legge del Governo Renzi

Questo contenuto è stato pubblicato il 05 maggio 2015 - 21:13

L'estensione dei poteri organizzativi e gestionali dei dirigenti scolastici, gli sgravi fiscali a favore di istituti privati e i criteri di assunzione degli insegnanti sono i punti maggiormente contestati del disegno di legge governativo contro cui si è mobilitato il mondo dell'istruzione in Italia.

A sostegno dello sciopero generale, organizzato dalle varie sigle sindacali, si sono tenuti sette cortei nelle principali città italiane con il fulcro della contestazione a Roma dove centomila persone, tra cui diversi esponenti della minoranza del pd, hanno sfilato da Piazza della repubblica a Piazza del popolo.

Tra gli aspetti controversi della riforma l'assunzione di 100'000 precari che lascerebbe a casa candidati ritenuti idonei nel concorso del 2012. Da parte loro rappresentanti del governo hanno espresso disponibilità a discutere il progetto del Governo Renzi denominato "buona scuola".

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