Negli USA previsti 147'000 decessi entro fine agosto
Il virologo della Casa Bianca Anthony Fauci ha messo in guardia sulle conseguenze potenzialmente "molto gravi" di una ripresa prematura delle attività economiche negli Stati Uniti, il paese più colpito dal coronavirus con più di 82'000 morti.
Gli ultimi dati indicano infatti un aumento dei decessi, circa 1'900 nelle ultime 24 ore, dopo che per due giorni i nuovi contagi erano rimasti sotto la soglia di mille.
Del resto la pandemia non ha risparmiato neanche la Casa Bianca: il vicepresidente Mike Pence, un cui stretto collaboratore è risultato positivo al Covid-19, ha deciso di mantenere le distanze da Donald Trump. In un'audizione al Senato il consulente sanitario ha sottolineato "il rischio di assistere a una ripresa" dell'epidemia" in assenza di una "risposta adeguata" alla malattia sul piano terapeutico. Il servizio del TG:
Le autorità sanitarie della contea di Los Angeles hanno intanto fatto sapere che le restrizioni agli spostamenti resteranno in vigore, a meno di "cambiamenti spettacolari" al momento non pronosticabili, fino alla fine di luglio.
Ma a preoccupare è soprattutto la previsione di alcuni ricercatori dell'Università di Washington, spesso citati in queste settimane dalla stessa Casa Bianca, secondo i quali 147'000 persone sono destinate a morire entro la fine di agosto negli Stati Uniti a causa del coronavirus, in conseguenza soprattutto dell'allentamento delle misure di isolamento.
In concreto si tratta di una correzione al rialzoLink esterno, con una variazione di circa 10'000 decessi supplementari, delle stime comunicate la settimana scorsa dall'Istituto di misura e valutazione della salute (IHME) dell'ateneo di Washington
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