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Conte: "La manovra non si tocca, ma niente Italexit"

Esprimendosi lunedì davanti alla stampa estera a Roma, il premier Giuseppe Conte ha difeso la manovra di bilancio, scartando nello stesso tempo ogni ipotesi di uscita dell'Italia dalla zona euro o dall'Unione europea.

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 ottobre 2018 - 21:07
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 22.10.2018)
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"Se la manovra fosse in deficit, con spese scriteriate, fatta solo per qualche promessa estemporanea di qualche politico per l'adrenalina della campagna elettorale non andrei a spiegarla in giro", ha sottolineato Giuseppe Conte incontrando i giornalisti della stampa estera nella capitale.

"Questa manovra però è ben articolata, le prospettive di crescita sono molto serie e nelle prossime settimane l'Italia sarà rivoluzionata", ha promesso il premier.

"Decisione difficile ma necessaria"

In una lettera di quattro pagine inviata all'Ue proprio lunedì, l'Italia ha spiegato la direzione della sua politica economica e gli obiettivi che intende raggiungere.

"Il Governo italiano – si legge nella missiva – è cosciente di aver scelto un'impostazione di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di stabilità e crescita. È stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre-crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana".

La scommessa della ripresa

Conte ha ribadito la volontà di "dialogare in modo costruttivo con le istituzioni dell'Ue" e si è detto certo che una volta le riforme messe in atto, il paese registrerà un "decollo" della crescita economica.

Il premier ha poi scartato ogni ipotesi di 'Italexit', ossia un'uscita del Paese dalla zona euro o dall'Unione Europea. 

Qualora i rapporti tra debito e Pil e tra deficit e Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato, il Governo si impegna a intervenire, adottando tutte le misure necessarie affinché gli obiettivi siano rispettati. 

"Il 2,4% è tetto massimo che ci siamo impegnati solennemente a rispettare, anzi nella programmazione triennale abbiamo previsto di andare all'1,8% nel 2021 – ha dichiarato Conte. Siamo anche disponibili a valutare un contenimento nel corso di attuazione della manovra".

Ma la manovra riuscirà ad ottenere l'avallo europeo? L'analisi del corrispondente della RSI Lorenzo Buccella:

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