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Immigrazione, le reazioni a livello ticinese

tvsvizzera

Paolo Beltraminelli anticipa la linea del Governo dopo l'esito del voto sull'immigrazione di massa. Delusa la camera di commercio

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 febbraio 2014 - 21:21

Il Governo ticinese prende atto dell'esito della votazione e tornerà "a far pressione su Berna, soprattutto in vista degli accordi con l'Italia". Lo ha dichiarato Paolo Beltraminelli ai microfoni delle CSI, sottolineando che in Ticino "la differenza" rispetto alla Svizzera è stata data "dalla pressione italiana, quindi dal problema dei frontalieri".

Il presidente dell'Esecutivo rileva quindi l'elevata partecipazione al voto. "I politici non l'hanno colta e mi è dispiaciuto perchè i segnali erano evidenti", ha affermato, sostenendo che occorre pensare ai problemi della piazza finanziaria, al segreto bancario, più in genere a "certezze svizzere che vengono messe in discussione".

D'altro canto "chi oggi ha vinto dovrà assumersi le sue responsabilità, perchè dovremo cambiare nei confronti dell'UE", ha precisato il consigliere di Stato nel suo commento alla consultazione.

E quali allora le prospettive? "Bisognerà vedere l'atteggiamento dell'UE, dell'Italia... È possibile che si irrigidiscano", risponde Paolo Beltraminelli, prevedendo tempi non facili ma dicendosi fiducioso. "La Svizzera, una soluzione la troverà".

la reazione della camera di commercio ticinese

"Il popolo ha deciso e questo va rispettato". Intervistato dalla RSI così si è espresso Luca Albertoni, direttore della Camera di commercio del canton Ticino. "Adesso occorrerà prendere le misure necessarie e concretizzare questa iniziativa, che fino ad adesso è rimasta un po' nebulosa da questo punto di vista. Sarà un compito difficile però è il gioco della democrazia". Naturalmente, aggiunge Albertoni, "anche l'economia dovrà adattarsi a questa nuova situazione".
Quali le sue riflessioni sull'esito in Ticino? "Non mi stupisce e ce lo aspettavamo in queste proporzioni. Sorprende invece l'esito a livello nazionale". Albertoni sottolinea quindi che le difficoltà in Ticino sono note a tutti, "poi che sia veramente legato a fatti concreti oppure più a percezioni, è un discorso lungo che si dovrà ancora affrontare".
Quali conseguenze teme? "Difficile dirlo. Personalmente ho vissuto anche il sistema dei contingenti, che non è semplicissimo da gestire. Ci sarà sicuramente un appesantimento della burocrazia. Quali effetti questo potrà avere è veramente difficile giudicarlo. Forse il vantaggio è che questo sistema se introdotto toglierà determinati alibi anche a chi magari si nasconde dietro a certe situazioni e quindi forse potrebbe paradossalmente contribuire a fare chiarezza anche in ambito politico".

Red.MM/CSI/ARi

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