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Il treno dei desideri

Il cantiere della "Arcisate-Stabio" è nuovamente fermo. Si attende il finanziamento da Roma per far fronte ai costi supplementari causati dello smaltimento del terreno di scavo all'arsenico. E i cittadini della Valceresio non ne possono più

Questo contenuto è stato pubblicato il 27 ottobre 2014 - 15:35

Il nuovo collegamento ferroviario Arcisate – Stabio, inserito a suo tempo tra le opere strategiche dal governo italiano, è molto lontano dall'essere pronto. Il cantiere è ancora fermo. I lavori, iniziati nell'estate del 2009, dovrebbero concludersi - secondo fonti ufficiose - entro la fine del 2016. Attualmente sono stati effettuati meno del 50% dei lavori.

Il problema maggiore è lo smaltimento del terreno di scavo contenente arsenico, non previsto al momento della progettazione. Il costo supplementare causato dall'arsenico ha bloccato per l'ennesima volta il cantiere. E le autorità locali, ma soprattutto la popolazione della Valceresio, non ne possono più.

Tanto che oltre alla manifestazione di protesta organizzata il 19 ottobre sorso, il sindaco di Induno Olona - Marco Cavallin - ha scritto direttamente al Presidente del consiglio, nonché del Comitato interministeriale per la programmazione economicaLink esterno (CIPE) Matteo Renzi per far stanziare il credito supplementare. E dunque sbloccare finalmente i lavori.

Non si dovesse arrivare velocemente a una soluzione, la popolazione e le autorità dei comuni coinvolti prevedono un autunno davvero caldo.

Mendrisio-Stabio-Arcisate-Varese

La nuova ferrovia collegherà Varese con il Canton Ticino e con Como (attraverso l'interscambio di Mendrisio). Istituirà inoltre relazioni fra l'aeroporto di Milano Malpensa e le città della Svizzera centrale e meridionale, e collegherà le direttrici del Sempione (Losanna, Ginevra e Berna) e del Gottardo (Bellinzona e Lugano), grazie all'interscambio ferroviario di Gallarate.

Il progetto del nuovo collegamento Arcisate – Stabio (circa 8 chilometri) prevede il raddoppio (4,6 km) fra Induno Olona e Arcisate, della linea esistente Varese – Porto Ceresio e la realizzazione di una nuova linea a doppio binario (3,6 km) fino al confine di Stato.

L'investimento complessivo - approvato dal (CIPE) il 31 gennaio 2008 - era di circa 220 milioni di euro. Ora a causa dei tanti problemi e ritardi, questa cifre è destinata inesorabilmente a salire.

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