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Una ticinese è la prima cittadina svizzera

Marina Carobbio è stata eletta lunedì, con 154 voti su 172 schede valide, presidente del Consiglio nazionale.

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 novembre 2018 - 21:37
tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG del 26.11.2018)
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Socialista, classe 1966, Marina Carobbio siede nella Camera bassa del Parlamento svizzero dal 2007. Medico di formazione, ha la politica nel sangue: suo padre Werner è stato per 24 anni parlamentare federale e una figura di spicco della sinistra.

La ticinese succede al friburghese Dominique de Buman. Il presidente del Consiglio nazionale, considerato il "primo cittadino" svizzero, cambia ogni anno. I suoi principali compiti sono di dirigere i dibattiti, di stabilire l'ordine del giorno e di rappresentare la Camera verso l'esterno.

Rispetto delle minoranze

Nel suo discorso, la neo presidente ha ribadito due temi che le stanno particolarmente a cuore: la presenza delle donne in politica e il rispetto delle minoranze. "Il parere delle minoranze deve essere preso in considerazione, non per eludere il confronto politico, ma per creare ponti", ha dichiarato Marina Carobbio.

L'intervista a Marina Carobbio:

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"Il sistema politico svizzero si basa sulla complementarietà tra la democrazia rappresentativa e la democrazia diretta. Dà la parola alle minoranze linguistiche e culturali e ai gruppi sociali meno fortunati", ha rilevato.

Per quanto riguarda le donne, la nuova presidente ha pure difeso una più grande partecipazione femminile nella vita politica, ma anche nel mondo economico e universitario. "I rapporti di potere sono ancora sfavorevoli alle donne. Una maggiore presenza delle donne in politica è benefica per la democrazia", ha sottolineato Carobbio, ricordando che nel Consiglio nazionale siedono attualmente 64 donne su 200 (32%) e in quello degli Stati sette su 46 (15%).

Dibattiti in italiano

In un discorso tenuto principalmente in italiano, ma con passaggi nelle tre altre lingue nazionali, la prima cittadina ha pure rilevato di aver appreso "con piacere" che molti parlamentari conoscono, capiscono e parlano italiano. Ha quindi annunciato che condurrà i dibattiti nella lingua di Dante.

E per l'occasione il gruppo interparlamentare italianità ha creato un vademecum con i termini che la presidente utilizzerà più spesso:

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Marina Carobbio è l'ottava presidente ticinese del Consiglio nazionale, la seconda donna proveniente dal Ticino dopo Chiara Simoneschi-Cortesi.  Una storia, quella della presidenza ticinese, iniziata già agli albori della Confederazione moderna. 

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