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Lupo nel mirino nella Svizzera centrale

Il ritorno del lupo in Svizzera significa anche l'incursione del predatore nei pascoli. Un passaggio che in giugno nella Svizzera centrale ha lasciato dietro di sé una scia di pecore morte. (SRF/swissinfo.ch)

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 agosto 2015 - 11:00

I lupi, come anche le linci e gli orsi, in Svizzera erano scomparsi da lungo. Ma negli ultimi decenni sono tornati, sconfinando dai loro habitat naturali di paesi circostanti.

Nel 2014 l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) ha risarcito dei proprietari per la perdita di 212 animali da fattoria che erano stati sbranati da lupi.

In uno dei più recenti casi registrati, all'inizio del giugno scorso, un lupo ha attaccato varie greggi in pascoli della Svizzera centrale, uccidendo complessivamente una quarantina di pecore.

In seguito a queste stragi, è stato autorizzato l'abbattimento del lupo nei due cantoni interessati, ossia Uri e Nidvaldo.

In base all'accordo internazionale sulla conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa – la Convenzione di Berna –, i lupi sono una specie protetta. Tuttavia, secondo la legislazione elvetica, in Svizzera può essere rilasciato uno speciale permesso di abbattimento di un lupo, quando attacca più di 35 pecore in quattro mesi o più di 25 in un mese.

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