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Piazza ticinese condizionata da franco forte e voluntary disclosure

Leggero calo degli occupati nel settore finanziario, i capitali italiani regolarizzati sono restati in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 febbraio 2016 - 21:39

Apprezzamento del franco, voluntary disclosure e tassi negativi si sono riflettuti sull'andamento della piazza finanziaria ticinese che comunque ha sostanzialmente tenuto. A fine anno erano infatti 49 gli istituti di credito nel cantone, uno in meno dell'anno precedente mentre gli impiegati sono scesi di 41 unità a 7'096.

Sul piano finanziario si prospetta una perdita del 20% del valore dei conti e dei patrimoni in valuta estera gestiti. A tal proposito occorre sottolineare che dei 41 miliardi di contribuenti italiani emersi in Svizzera dalla voluntary disclosure solo il 23% (16 miliardi) è rientrato nella Penisola mentre i capitali restanti regolarizzati continuano ad essere amministrati nella Confederazione.

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