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Romainmôtier, perla medievale ai piedi del Giura

Capolavoro d'arte romana, l'abbazia di Romainmôtier si trova in mezzo a un paesaggio verdeggiante. Carlo Pisani

La cittadina di Romainmôtier, nel canton Vaud, custodisce uno dei monumenti romanici più belli della Svizzera: l'abbazia, tesoro dell'arte cluniacense. Questo comune di poco più di 550 abitanti si trova inoltre lungo tre itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d'Europa.

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 agosto 2018 - 11:00

La strada si snoda tra i campi, lungo i primi contrafforti del Giura svizzero. Dietro una curva, una cittadina si offre al nostro sguardo, quasi persa in mezzo a questa distesa di prati e boschi. Romainmôtier sembra tranquilla, una località quasi fuori dal tempo.

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Seppur un po' isolata, la cittadina ha tutto le qualità per attirare gli amanti del patrimonio, spiega Christian Schulé, storico e collaboratore scientifico dell'Associazione europea delle Vie FrancigeneLink esterno

Gioiello dell'arte romanica

L'imperdibile monumento di Romainmôtier è dunque l'abbazia, costruita con le tipiche pietre gialle della regione. Si tratta di uno dei gioielli dell'arte romanica in Svizzera, assieme all'abbazia di PayerneLink esterno, a circa cinquanta chilometri di distanza, che fa anch'essa parte della rete di siti cluniacensiLink esterno in Europa.

Situata in Borgogna, l'abbazia benedettina di ClunyLink esterno fu fondata verso l'anno 909 ed ebbe una grande influenza spirituale, intellettuale e architettonica durante tutto il Medioevo. L'abbazia, quasi integralmente distrutta durante la Rivoluzione francese, fu il più grande monumento religioso d'Occidente prima della costruzione della basilica di San Pietro a Roma e funse da modello per numerosi monasteri nell'Europa occidentale.

A Romainmôtier, l'attuale abbazia fu costruita tra il 990 e il 1030 sulle rovine di un  convento risalente al V secolo. Detiene dunque due primati, poiché è il più antico edificio romanico del paese ed è stata eretta sulle rovine del monastero più antico.

Dopo una storia secolare caratterizzata da alti e bassi, l'annessione dell'allora Paese di Vaud da parte di Berna (1536) e l'imposizione della riforma protestante segnarono la fine definita del convento di Romainmôtier. L'occupazione bernese ebbe anche un impatto diretto sul sito medievale, con la distruzione di altari, la mutilazione di statue, e la demolizione del chiostro,

Gli stemmi bernesi sono stati mantenuti sulle ante dell'ex priorato, dove abitava il balivo di Berna. swissinfo.ch

Malgrado queste depredazioni, l'edificio - oggi di proprietà del canton Vaud - offre un tuttora bell'esempio dello splendore dell'arte cluniacenseLink esterno.

«Non vogliamo diventare come Disneyland»

Romainmôtier ha inoltre la particolarità di trovarsi lungo tre dei trentatré itinerari culturali riconosciuti dal Consiglio d'EuropaLink esterno. Un'opportunità per sviluppare il turismo locale.

«Il comune intende promuovere questi itinerari culturali, dichiara il sindaco Fabrice de Icco. A titolo personale, sono membro del comitato europeo della Via Francigena e tesoriere della Federazione dei siti cluniacensi. Vogliamo essere parte integrante di questa rete e non solo membri che si accontentano di pagare la loro quota di partecipazione».

Gli itinerari culturali hanno il vantaggio di attrarre visitatori sensibili al patrimonio culturale e che privilegiano il turismo dolce, a piedi o in bicicletta. «Non puntiamo a un turismo di massa. L'idea è di mantenere un certo flusso di visitatori che permetta all'economia locale di funzionare, non di diventare un sito trafficato, rischiando di compromettere l'anima di questo luogo. Non vogliamo essere né Disneyland, né un nuovo Mont Saint-Michel», afferma il sindaco.

D'altronde, questi luoghi non si prestano certo a un turismo di massa. «L'arrivo di pullman pieni di turisti saturerebbe in fretta la cittadina. Le strade sono strette e il parcheggio è previsto per un massimo di 150 vetture».

Un cammino spirituale aperto a tutti

Ex centro monastico e luogo di passaggio per i pellegrini, Romainmôtier vuole essere di più di un sito turistico. «Il comune ha sempre ribadito che Romainmôtier è anche un centro spirituale e abbiamo intenzione di preservare questa vocazione», precisa Fabrice De Icco.

Attualmente, la parrocchia protestante organizza funzioni ecumeniche all'interno dell'abbazia, rivolte a fedeli cattolici e riformati. «I pellegrini hanno la possibilità di seguire la messa non solo la domenica, ma tutti i giorni della settimana, come capita ad esempio anche lungo il Cammino di Santiago».

«Vorremmo però che Romainmôtier venga considerato un luogo spirituale in senso ampio, non solo per un pubblico di credenti cattolici o protestanti, prosegue il sindaco Fabrice De Icco. Vogliamo sviluppare un'offerta rivolta ad esempio anche a persone che vengono per un ritiro o un seminario. Sono necessarie più alternative per promuovere l'idea di un cammino spirituale». 

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