Soyuz atterrata dopo 139 giorni nello spazio
La navetta russa Soyuz MS-05 è atterrata giovedì mattina nel Kazakhstan. Ha riportato a Terra l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (ESA) Paolo Nespoli e i suoi due compagni di equipaggio.
Si conclude così, dopo 139 giorni, la missione VITALink esterno dell’Agenzia spaziale italiana (ASI). I tre astronauti hanno sfrecciato nel cielo a 28’000 chilometri orari prima di atterrare nella steppa.
Il primo a uscire dalla navetta, e a trovare una temperatura di -16 gradi, è stato il russo Sergej Ryazansky (agenzia Roscosmos) seguito da Nespoli e dall’americano Randy Bresnik (NASA). I tre dovranno ora affrontare i necessari test clinici.
Soyuz si era sganciata dalla Stazione spaziale internazionale (Iss) di primo mattino, poco dopo le 6 ora svizzera. Prima di entrare nella navetta, Nespoli aveva salutato dallo spazio con un "arrivederci", ultimo di una serie di tweetLink esterno inviati durante la missione.
Nespoli, Ryazansky e Bresnik erano decollati il 28 luglio scorso dal cosmodromo di Baikonur. In orbitaLink esterno, hanno effettuato centinaia di esperimenti di carattere scientifico, legati in particolare alla biologia.
Negli oltre quattro mesi passati nello spazio si sono inoltre collegati con Papa Francesco.
+ Guarda la Terra dalla Stazione spaziale internazionaleLink esterno
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