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La frontiera italo-svizzera resta aperta

Keystone / Alessandro Crinari

Attraversare il confine tra Svizzera e Italia sarà ancora possibile. Considerato però che da venerdì le regioni italiane confinanti con la Confederazione saranno considerate "zone rosse" dall'Italia, gli spostamenti saranno permessi solo a determinate condizioni.

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 novembre 2020 - 20:15

Il premier Giuseppe Conte ha firmato nella notte tra martedì e mercoledì il nuovo decreto comprendente varie misure per limitare la diffusione del nuovo coronavirus. In vigore da domani, giovedì, fino al 3 dicembre, prevede tra l'altro un coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5 e lo stop agli spostamenti intraregionali.

Nelle regioni italiane al confine con la Svizzera che sono state considerate “zone rosse”(Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta) da venerdì 6 novembre fino al 3 dicembre varrà inoltre il confinamento: saranno vietati durante tutto l’arco della giornata gli spostamenti non indispensabili.

Cosa ne sarà del passaggio tra Italia e Svizzera?

Per gli oltre 70'000 frontalieri italiani che giornalmente valicano il confine per lavorare in Ticino, per ora non sono previste limitazioni. Almeno non sono state prese decisioni in tal senso. Va ricordato che nei mesi e settimane scorse durante i diversi incontri tra le autorità politiche italiane e svizzere è stato più volte sottolineato che per i frontalieri il confine sarebbe rimasto aperto.

Considerato però che con il nuovo decreto torna l'autocertificazione per gli spostamenti in tutta Italia, torna anche la necessità di giustificare i propri spostamenti (il modulo disponibile sul sito del ViminaleLink esterno), sembra chiaro che ci sarà con tutta probabilità un nuovo stop al turismo degli acquisti e al turismo transfrontaliero in generale.

L'appello però sembra chiaro: si può e si deve limitare gli spostamenti per motivi futili prima ancora che sia la legge a imporlo, in questi giorni estremamente delicati per l'evoluzione della pandemia.

Ecco il servizio del Quotidiano che ha sentito tra gli altri anche il direttore dell'Agenzia delle dogane di Como:

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tvsvizzera.it/fra con RSI


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