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Le fusioni comunali creano problemi d’identità

Lugano è un tipico esempio di crescita tramite la continua aggregazione di comuni circostanti Keystone

In Svizzera le fusioni tra comuni sono sempre più numerose. La diminuzione del numero di municipalità potrebbe però favorire una perdita di identità. Le opinioni di uno storico.

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 febbraio 2013 - 11:00
Chantal Britt, swissinfo.ch

Rainer Schweizer, storico presso l’Istituto di ricerca di scienze giuridiche dell’Università di San Gallo, ritiene che vista la tendenza a creare entità comunali sempre più grandi, per i cittadini potrebbe diventare sempre più difficile identificarsi con il loro luogo di origine (o attinenza).

I cittadini svizzeri ereditano il loro luogo di attinenza dal padre o dalla madre. I comuni di attinenza conservano i certificati di famiglia, anche quando la famiglia non vive più nel luogo d’origine, e registrano gli atti relativi a nascite, matrimoni e decessi.

Per risparmiare costi amministrativi, molti comuni hanno accettato di unirsi in nuove entità con nuovi nomi. E questo crea qualche problema al concetto di attinenza.

swissinfo.ch: Che importanza ha oggi per gli svizzeri il luogo di attinenza?

Rainer Schweizer: È decisivo il fatto che abbia perso il ruolo di assistenza ai cittadini bisognosi che aveva in passato. Questo ruolo è oggi assunto dal comune di residenza.

Tuttavia il luogo di attinenza rimane importante per l’identità delle persone, un elemento che continua ad avere un ruolo indipendentemente dall’età e dalla provenienza. È il luogo di origine della famiglia. Alcuni comuni gestiscono ancora boschi e altri beni fondiari a favore dei cittadini attinenti, altri distribuiscono aiuti sociali supplementari o finanziano istituzioni culturali.

swissinfo.ch: Come sono cambiati negli ultimi anni diritti e doveri civili nei comuni di attinenza?

R. S.: In Svizzera le fusioni comunali sono sempre più frequenti. È una tendenza che rende più difficile l’identificazione con un luogo. Il ministero della giustizia è costretto ad aggiornare continuamente l’elenco dei luoghi di attinenza che non sono più comuni politici. Il fenomeno è particolarmente evidente nel canton Glarona, dove molti comuni si sono uniti [oggi nel cantone esistono solo tre grandi comuni, chiamati Glarona, Glarona nord e Glarona sud].

Per le persone, non ha alcun senso essere originari di Glarona nord, per esempio. È uno scherzo? Cos’è Glarona nord? Non è un comune, è piuttosto un distretto. Sono molto scettico sulle fusioni comunali. Il grande problema delle riforme a Glarona è l’abolizione della democrazia comunale. I cittadini non sono più coinvolti nelle questioni locali.

Tendenzialmente il luogo di attinenza è sempre meno importante, però ci sono molte differenze regionali. In Ticino per esempio l’origine è molto rilevante, perché nelle classi alte le famiglie patrizie hanno ancora un ruolo di prestigio. Anche nei cantoni di Svitto, Lucerna e Berna l’origine rimane importante. In altri cantoni non è più così.

swissinfo.ch: Alcune delle funzioni del luogo di attinenza non potrebbero essere assunte dal luogo di residenza?

R. S.: Molti cantoni dicono che il luogo di residenza può sostituire il luogo di attinenza. Hanno fuso comuni di origine e di residenza, con benefici economici per tutti. La tendenza, iniziata negli anni Settanta, si è intensificata negli ultimi vent’anni. Si tratta ovviamente di uno sviluppo che riduce l’importanza dei luoghi di attinenza.

Gli stranieri intenzionati a naturalizzarsi sono spesso molto legati al luogo in cui vivono. Conosco cittadini tedeschi nella mia università che vogliono assolutamente ottenere la nazionalità svizzera diventando cittadini della città di San Gallo. Vogliono intensificare il legame con il luogo di residenza attraverso la cittadinanza. Vale per gli immigrati, ma anche per alcuni svizzeri.

swissinfo.ch: Com’è nato il concetto di luogo di attinenza?

R. S.: Il concetto di cittadinanza con affiliazione locale e i relativi diritti di partecipare alla vita politica e alla distribuzione dei beni comunali è molto antico. La parola tedesca per cittadini, «Bürger», risale al IX secolo e indicava in origine le persone che vivevano vicino a un castello. Successivamente passò a indicare le persone che possedevano case in città o che appartenevano a una determinata comunità.

La cittadinanza divenne più importante nel XIX secolo, quando i vecchi patrizi riemersero e furono introdotti i diritti civili in tutta la Svizzera. Nelle città, da Digione a Lubecca, furono soprattutto gli artigiani e i commercianti a favorire la promulgazione dei diritti civili. Forme di autogoverno sorsero anche in tutto l’arco alpino. Nelle campagne del resto d’Europa continuavano generalmente a vigere rapporti feudali.

Comuni

Nel 1990 la Svizzera contava ancora 3'021 comuni di dimensioni molto diverse. All’inizio del 2012, i comuni erano 2'495. Il comune più piccolo è Corippo in Ticino, con 20 abitanti, il più grande Zurigo con 370'000 abitanti.

Nonostante la tendenza crescente a unire vari comuni in una nuova entità, il fenomeno è meno diffuso in Svizzera rispetto ai paesi vicini. La democrazia diretta tende a frenare l’erosione delle autonomie comunali. In Austria e Germania negli ultimi 50 anni il numero di comuni si è dimezzato, in Svizzera è diminuito solo del 17%.

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