Lo svizzero Caspar Wolf è considerato un pioniere della pittura dei paesaggi alpini d’alta quota. I suoi dipinti, che hanno trasmesso al pubblico una nuova visione del mondo alpestre, sono ora esposti al Museo d’arte di Basilea.
Questo contenuto è stato pubblicato il 29 novembre 2014 - 11:00
Prima del pittore svizzero, nato nel 1735 nel canton Argovia e morto nel 1783 a Heidelberg (Germania), i paesaggi montani venivano raffigurati in maniera naturalistica. Wolf ha invece trovato un modo tutto suo per trasmettere un’immagine più “sensuale” ed esteticamente nuova di catene montuose, ghiacciai, cascate, caverne, ponti, fiumi impietosi, laghi e altopiani.
Il suo successo deve molto all’incontro con l’influente editore bernese Abraham Wagner, per il quale ha illustrato una pubblicazione enciclopedica sui paesaggi delle Alpi svizzere.
L’esposizione “Caspar Wolf e la conquista estetica della natura” evidenzia come la sua pittura abbia influenzato fortemente la comunicazione visiva delle Alpi alla fine del XVIII secolo.
Le 126 opere di Wolf e di altri artisti della sua epoca sono esposte al Museo d’arte di Basilea fino al primo febbraio 2015. (Immagini: Kunstmuseum Basel / ProLitteris)
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