Tra gli anni ‘20 e ‘60 del Novecento, decine di migliaia di bambini in Svizzera sono stati strappati ai loro genitori e collocati in istituti o in famiglie. Una mostra racconta le loro storie, grazie anche alle immagini scattate da Paul Senn, tra i primi a denunciare lo scandalo di questa “infanzia rubata”.
Questo contenuto è stato pubblicato il 09 aprile 2013 - 11:01
Durante la sua carriera di fotoreporter, lo svizzero Paul Senn ha sviluppato un nuovo linguaggio per raccontare la vita dei contadini e degli operai nel mondo intero e ha pubblicato le sue fotografie nelle riviste più prestigiose.
Nel 1944, il suo reportage sul foyer per ragazzi di Sonnerberg, nel canton Lucerna, diffuso dal settimanale “Die Nation”, aveva suscitato grande scalpore. Il direttore era poi stato condannato per maltrattamento.
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