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La Svizzera accoglierà 2000 siriani

Un gesto che si accompagna agli aiuti nei paesi confinanti

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 dicembre 2016 - 20:57

Nei prossimi due anni la Svizzera accoglierà altri 2mila siriani. Lo ha deciso questa mattina il Consiglio Federale, che conferma così il proprio impegno a favore delle vittime del conflitto in Siria. Un impegno iniziato nel 2013 in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e che si aggiunge all'aiuto diretto sul luogo, altrettanto importante.

La Svizzera sostiene le organizzazioni umanitarie che si occupano dei profughi in Libanoi e cerca di migliorare così le loro condizioni, ma nei prossimi due anni in Svizzera arriveranno anche soprattutto donne, bambini e anziani, 2mila in totale. E non è la prima volta che il Consiglio Federale partecipa al programma di reinsediamento delle Nazioni Unite. Nel 2013, aveva deciso di accogliere 500 siriani, nel 2015 - 3mila sull'arco di tre anni.

Per loro sono previsti programmi di integrazione specifici. La Confederazione distribuirà ai Cantoni un forfait di 18mila franchi per persona, invece dei seimila previsti per gli altri rifugiati. Perché per le persone più vulnerabili l'integrazione rappresenta una sfida.

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