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Asilo: la Svizzera difende l’accordo di Dublino, e non è un caso

Quale accoglienza per i migranti in Europa? Mentre l’Italia chiede a gran voce l’abolizione dell’accordo di Dublino, la Svizzera ed altri Stati europei continuano imperterriti a difendere l’importanza di questo accordo. E non è un caso: dal 2009 la Svizzera è infatti il paese che ha trasferito il più alto numero di profughi, soprattutto verso l’Italia. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 19 febbraio 2016 - 11:00
swissinfo.ch

Malgrado la Svizzera non figuri tra le principali destinazioni europee dei richiedenti l’asilo, tra il 2009 e il 2014 si ritrova in testa a un’altra classifica: quella dei trasferimenti dei migranti verso un altro Stato dell’UE. Una prassi prevista dal cosiddetto trattato di Dublino. Sottoscritto nel 1990, e adottato dalla Svizzera nel dicembre 2008, questo accordo prevede che una domanda d’asilo sia analizzata una sola volta, di regola nel primo paese in cui un migrante viene registrato. Italia e Grecia in primis.

Non tutti i paesi sono però uguali di fronte alla convenzione di Dublino. In primo luogo, la registrazione dei migranti non è sistematica, secondariamente la regola “del primo paese di transito” è applicata in modo più o meno rigido e infine alcuni paesi sono più riluttanti nel riprendere i richiedenti l’asilo sul proprio territorio.

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Questi elementi spiegano, in parte, le disparità illustrate nel grafico. Sull’arco di sei anni, la Svizzera ha rinviato in un altro paese europeo 19'517 persone, ossia 15% di tutti i richiedenti l’asilo. La Germania, principale paese di destinazione, ne ha trasferiti il 3% (18'331) e la Svezia il 4% (9'946)

La pressione migratoria sta oggi mettendo a dura prova l’accordo di Dublino. Nel 2015, la Segreteria di Stato per la migrazione ha chiesto il trasferimento di 17'377 persone, ma solo 2'461 hanno effettivamente lasciato il territorio elvetico. I trasferimenti effettivi sono diminuiti del 5,8% rispetto all’anno precedente e questo malgrado le domande d’asilo siano aumentate del 66,3% (40mila circa). In causa, secondo la SEM, vi è una collaborazione sempre più difficile con la vicina Italia.

Sul periodo 2009-2014, la Svizzera è comunque uscita nettamente vincente da Dublino: ha infatti rinviato 19'517 richiedenti l’asilo, ma ne ha accolti solo 2'523.

Il grafico seguente mostra la differenza tra le richieste di trasferimento ricevute da un paese e il numero effettivo di migranti presi a carico via l’accordo di Dublino. 

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