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Le sette donne più famose della Svizzera

swissinfo.ch

Pensate alla donna più famosa della Svizzera: chi vi viene in mente? In occasione della Giornata internazionale della donna, abbiamo posto questa domanda ai nostri lettori. Ecco il loro verdetto. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 08 marzo 2017 - 17:12
Marguerite Meyer, swissinfo.ch

Michelle Hunziker (*1977) 

RDB

… perché è la svizzera-italiana più amata della televisione

Nata a Sorengo nel Canton Ticino, ha vissuto nella Svizzera tedesca fino all’età di sedici anni, quando si è trasferita in Italia. Paperissima, Zelig e Striscia la notizia sono solo alcune delle trasmissioni di successo da lei condotte… dopo qualche flop, come il suo ruolo da coprotagonista accanto all’ex sciatore Alberto Tomba in “Alex l’ariete”. Conosciuta anche per essere stata sposata con Eros Ramazzotti, la Hunziker è la donna svizzera più citata dai lettori di swissinfo.ch in italiano e tvsvizzera.it.


Marthe Gosteli (*1917)

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…perché incarna la lotta per il diritto di voto alle donne.

Nata in una famiglia di contadini del canton Berna, Marthe GosteliLink esterno ha dedicato un vita alla causa femminile. In quanto presidente di diverse associazioni, ha avuto un ruolo di primo piano nella lotta per la parità dei diritti. 


Sophie Hunger (*1983)

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…perché la sua musica scalda il cuore.  

Nata a Berna nel 1983, Sophie Hunger si è fatta un nome a livello internazionale come cantante, musicista e compositrice jazz. È stata la prima artista elvetica ospite del leggendario festival di GlastonburyLink esterno nel 2010. Quest’anno è nominata al premio del cinema svizzero per la colonna sonora del film “La mia vita da zucchina”Link esterno, di Claude Barras.


Carla Del Ponte (*1947)

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…perché è una donna coraggiosa.   

Nata in Ticino, Carla Del PonteLink esterno ha affrontato alcune tra le vicende più oscure della storia degli ultimi trent’anni. Impegnata a fianco di Giovanni Falcone nella lotta contro la mafia, nel 1994 è stata nominata procuratrice generale della Confederazione. Nel 1999 ha accettato la carica di procuratrice capo del Tribunale penale internazionale dell’Aja, dove ha seguito i dossier sui crimini di guerra nell’ex Jugoslavia e sul genocidio in Ruanda. 


Annemarie Schwarzenbach (1908 – 1942)

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…perché ha saputo guardare il mondo con altri occhi.

Giovane ribelle e anticonformista, Annemarie SchwarzenbachLink esterno è stata scrittrice, giornalista e fotografa, nonché un’instancabile viaggiatrice. Memorabile è il viaggio compiuto nel 1939 in compagnia di Ella Maillart, attraverso la Persia, l’Afghanistan e l’India. Le sue posizioni antinaziste e l’omosessualità vissuta apertamente l’hanno spinta a uno scontro dilaniante con la famiglia, ricca e borghese. È deceduta all’età di 34 anni, cadendo in bicicletta a Sils, nei Grigioni. 


Martina Hingis (*1980)

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…perché ha fatto sognare milioni di sportivi.

Nel 1997, ad appena 16 anni, Martina Hingis ha vinto l’Open d’Australia, diventando così la più giovane tennista di tutti i tempi ad aggiudicarsi un torneo del Grande Slam. Ha annunciato per ben due volte di voler appendere la racchetta al chiodo, per poi tornare in campo qualche anno più tardi più combattiva che mai. Con 22 titoli in un Grande Slam – 5 in singolare, 12 in doppio e 5 in doppio misto – Martina Hingis è decisamente una vincente ed è considerata un’eroina svizzera dai nostri lettori in Cina e in Brasile. 


Iris von Roten (1917 – 1990)

RDB

…perché era in anticipo sui tempi.

Nata a Basilea in una famiglia dell’alta borghesia, Iris von Roten è stata giurista, giornalista e scrittrice. A fianco del marito Peter si è battuta per l’emancipazione femminile. Il suo libro “Frauen im Laufgitter” – uscito nel 1958 – prende di mira la sottomissione delle donne e il predominio maschile e dedica un intero capitolo alla libertà sessuale. Il successo editoriale del libro è stato accompagnato da un’ondata di polemiche e da moti di odio nei confronti dell’autrice. Iris von RotenLink esterno ha messo fine ai suoi giorni nel 1990.


E molte altre…

Oltre a nominare volti noti e meno noti della storia svizzera, molti lettori hanno scelto di rendere omaggio alle donne di casa: mogli, sorelle, mamme e nonne! 

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