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Italia, preoccupazioni per l'accordo sui frontalieri

I comuni di confine temono che il 30% di aliquota sparisca nel "calderone romano"

Questo contenuto è stato pubblicato il 11 gennaio 2016 - 19:39

Nei comuni italiani interessati, il nuovo accordo tra Svizzera e Italia sull'imposizione dei lavoratori frontalieri suscita preoccupazione poiché questi ultimi subiranno una maggiore pressione fiscale.

A non piacere è soprattutto la soppressione del meccanismo dei ristorni. Visto che la tassazione verrà gestita direttamente da Roma, la grande paura che i comuni italiani sulla fascia di confine condividono è quella di non poter più annoverare tra le proprie entrate parte di quei ristorni e dunque di vedersi diminuire il gettito annuale che sino ad ora faceva parte dei loro bilanci.

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