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Iran, strategie di sopravvivenza

Mentre a Vienna è rimandata l'intesa sul nucleare, vediamo come le farmaceutiche iraniane sono riuscite a parare i colpi delle sanzioni internazionali [REPORTAGE]

Questo contenuto è stato pubblicato il 07 luglio 2015 - 18:09

Non è stata raggiunta, martedì a Vienna, un'intesa sul nucleare iraniano. Le discussioni con il cosiddetto gruppo dei 5+1 (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) continueranno nei prossimi giorni, probabilmente fino a venerdì. La portavoce della diplomazia europea Federica Mogherini sottolinea che rimangono diversi nodi da sciogliere, anche se significativi progressi sono stati compiuti.

Obiettivo delle trattative è inquadrare e limitare le attività nucleari di Teheran in cambio dell'abolizione delle sanzioni economiche imposte al Paese, che hanno messo in seria difficoltà l'Iran.

Tra i settori più colpiti, quello dei farmaci, che però ha trovato il modo di sopravvivere: l'Iran ha cominciato a produrre parte delle medicine che non ha più potuto acquistare dall'estero e il settore delle bio-tecnologie, cui le sanzioni hanno reso difficile l'importazione di materiali e macchinari, ha trovato vie alternative e ha aumentato produzione ed esportazione verso i mercati non preclusi.

Il reportage è di Emanuele Valenti e Claudio Maggiolini.

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