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Indagini fiscali, da Roma nessuna richiesta

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Nel 2014 La Confederazione ha ricevuto dall'estero quasi 2800 richieste di assistenza fiscale. Nessuna dall'Italia

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 giugno 2015 - 15:35

L'Italia non ha ancora approfittato dell'abolizione del segreto bancario e della relativa apertura della Svizzera alle richieste delle autorità fiscali estere.Nel 2014 Berna ha ricevuto quasi tremila richieste di assistenza ma nessuna dall'Italia. Questo dato sorprendente è stato presentato durante l'annuale assemblea della Camera di commercio svizzera in Italia.

Se l'effetto della "Lista Falciani" ha portato la Francia a inoltrare più di 200 richieste di assistenza, dall'Italia non è giunta alcuna domanda. Questo probabilmente perché si attendeva l'entrata in vigore della legge sul rientro del capitali (Voluntary disclosure) e la firma del trattato tra Svizzera e Italia relativo alle questioni fiscali. Con tutta probabilità, dunque, nel 2015 le richieste dall'Italia dovrebbe decisamente aumentare.

Economia svizzera in ripresa

L'economia elvetica, nonostante l'effetto del "superfranco", che ha rallentato le esportazioni, è sana e tornerà decisamente a crescere. Lo hanno ribadito i vertici della Camera di commercio svizzera in Italia. Quasi una certezza, visto che l'economia elvetica poggia su basi solide, grazie a una grande stabilità politica, e perché punta soprattutto sull'innovazione e investe molto su ricerca e sviluppo.

red

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